Non ha i soldi per comprarsi le figurine: se le disegna da solo

Di figurine ne abbiamo collezionate tante. Scambiate? Pure. Quelle dei Mondiali poi... tutti i campioni assieme nello stesso album. La bellezza delle figurine non ha età. Eppure, da qualche parte, ci sono bambini che non possono permettersi il privilegio di molti di noi di avere un album e aspettare che il papà torni a casa con qualche bustina da scartare per completare la nostra collezione.

E' il caso del piccolo Pedro. Un bambino povero che non poteva permettersi nemmeno un pacchetto di figurine. Eppure non si è arreso, anzi. Ha deciso di avere anche lui il suo personalissimo album di figurine con tutti i suoi campioni. E allora cosa ha fatto? Le ha disegnate. Ha usato tutta la sua creatività e ha realizzato ben 126 delle 628 figurine create dalla Panini rendendole anche pubbliche sui social.

Ha solo 8 anni il piccolo Pedro, un bambino di Bauru, Brasile, Stato di San Paolo, ma ha già dimostrato di avere tanta forza e voglia di non fermarsi davanti a nulla. Così con qualche foglio di carta, matite colorate e tanta creatività ha realizzato le sue personalissime stickers e - aiutato probabilmente dai genitori - ha postato la sua creazione sui social. Disegni perfetti nella loro imperfezione eppure sono diventati già un cult dopo che il quotidiano messicano Plano Informativo, appresa la notizia, ha diffuso le foto delle sue stickers facendole diventare virali.



Volti stilizzati sì, ma Pedro ha anche ripreso l’impostazione grafica delle figurine originali. Con nome, logo, e dati dei giocatori. Insomma un lavoro attento e preciso fomentato dalla voglia di non fermarsi davanti all'ostacolo della povertà. Il risultato? La Panini lo ha notato. La storica azienda di Modena si è subito messa in moto per fargli recapitare album e figurine dei Mondiali di Russia 2018. Non solo, il piccolo Pedro ha ricevuto anche una figurina personalizzata. Un sogno.

Insomma alla fine la sua creatività è stata premiata. Probabilmente essere 'geniali' è una prerogativa di Bauru, suo paese natale, e quello di un certo Pelè.

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