Nocerina esplosiva con le punizioni di 'Dinamite' Liurni
'Un calcio di punizione è un momento speciale tra il calciatore e il pallone'. La Serie D continua a regalare immagini importanti in questa stagione. Come i gol di Lorenzo Liurni, classe 1994, punto di forza della Nocerina, club dai nobili trascorsi che milita nel girone H. Le sue prodezze balistiche stanno facendo il giro d'Italia ed in particolare le punizioni in 'zona Liurni'. Quelle che, quando sembra tutto perso, ti raddrizzano la partita a tempo scaduto. È già accaduto contro Fasano e Casarano.
In entrambi i casi, quella staffilata, potentissima, da trenta metri, ha regalato punti insperati alla sua squadra: ‘Sono stati gol incredibili', racconta Liurni a gianlucadimarzio.com: 'ma posso assicurarvi che non sono stati casuali. Dopo ogni allenamento resto da solo a provare i calci piazzati verso la porta. È una cosa che faccio da quando ero bambino. Mi piace". Si sprecano gli esempi, ricordate Niang col Rennes? (QUI)
LA 'DINAMITE' E LA MAGIA DEL TIRO DI ESTERNO COLLO
I video dei gol di Liurni stanno spopolando sul web. Sono missili dalla distanza pronti a defraglare nelle porte avversarie. I tifosi della Nocerina lo hanno ribattezzato 'Dinamite'. Che fu pure il primo soprannome di Duncan nel Sassuolo: "Eppure in passato avevo già segnato gol pesanti su punizione, anche in Serie C. Oggi sono contento di questa vetrina, spero possa servirmi da trampolino. Non ho particolari punti di riferimento nel calcio, i paragoni li lascio agli altri. Ho un modo tutto mio per battere le punizioni, non so se sia giusto o sbagliato, ma funziona. E questo è l'importante. Scelgo l'angolo e tiro di esterno collo prendendo la palla piena".
Ma nel repertorio di Liurni non c'è solo il calcio di punizione: "In effetti tutti parlano delle punizioni ma il gol più bello della stagione credo di averlo segnato su azione, nella gara contro il Gelbison, mi son fatto tutto il campo, da una parte all'altra, prima di battere il portiere".
NEL MIRINO UNA PORTA, IL GOL, IL PROFESSIONISMO
"Devo ringraziare anche la mia fidanzata, Eleonora, che mi segue con pazienza ovunque vada a giocare". Una parentesi in Serie C col Prato e poi tanta D ed Eccellenza: "In estate cercavo un progetto stimolante perché venivo da una stagione non proprio positiva - ci spiega Lorenzo - Avevo bisogno di sentirmi di nuovo calciatore, di una piazza importante. E Nocera è stata la scelta giusta". Ed ora la storia è tutta da scrivere, col mirino costantemente puntato su un sogno. Come nei suoi 'esplosivi' calci di punizione.
Di Fabrizio Caianiello
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