Sfogo Pulzetti: “Più sei umile e serio, più ne approfittano. Quante famiglie in difficoltà”
Una vita per il calcio tra Livorno, Chievo e Bologna, tra le altre. Sempre tra i professionisti prima di decidere di mettersi in gioco in Eccellenza, al Sandonà, dove probabilmente finirà la carriera. Nico Pulzetti non ha perso la voglia di giocare nonostante gli anni passati nel calcio professionistico, così come non ha smarrito l’amore per il calcio, quello fatto solo di passione.
Con un lungo post su Instagram il centrocampista ha posto l’accento sulle difficoltà riscontrate dagli addetti ai lavori delle categorie inferiori, dove non ci sono milioni e vite agiate: “Con questo post ci metto la faccia e pure il nome, ed è per tutte quelle persone che credono che il lavoro del calciatore sia solo correre dietro ad un pallone e guadagnare un sacco di soldi – scrive Pulzetti - Ecco vorrei dire che non è così, forse non sapete che il calcio muove milioni di euro e dà lavoro a moltissime famiglie, anche a chi con il calcio non c’entra niente”.
"Più sei umile e più se ne approfittano"
Continua il messaggio: “Tra affitti di appartamenti, ritiri e pranzi in alberghi in località poco conosciute, viaggi e trasferte, noleggio dei pullman, affitti e gestione degli stadi ed impianti sportivi dalla serie A alla terza categoria, spese mediche, e potrei star qui ore ad elencare. È un lavoro come tanti dove ci vogliono tanti sacrifici, tanta dedizione e tantissima passione, dove la maggior parte delle volte sei trattato come una pedina senza scrupoli. Una differenza c’è rispetto agli altri lavori, più sei umile e serio come giocatore e più se ne approfittano di te, più sei un uomo di merda e leccaculo più ti portano in alto”.
“Dopo 17 anni da professionista sono approdato nei dilettanti, ed ho visto tantissime cose che mi hanno aperto gli occhi – racconta ancora Pulzetti - Ho conosciuto tantissimi giocatori, che prima del calcio per loro veniva il lavoro e lo studio e con una forza e passione incredibile si spogliavano e scendevano in campo senza mai lamentarsi. Le stesse persone che qualcuno critica, e credetemi stiamo parlando di stipendi o rimborsi che vanno da poche centinaia di euro, a qualcosa in più rispetto ad un normalissimo operaio”.
"Dietro le quinte si muove la locomotiva del calcio"
Non solo i calciatori delle categorie inferiori stanno accusando lo stop prolungato, ma tante altre figure che gravitano intorno al mondo calcio: “Inoltre voglio citare lo staff tecnico, tutte quelle persone che sono dietro le quinte, persone che però sono la vera e propria locomotiva di una squadra, i magazzinieri, la lavanderia, la segreteria, i custodi, le donne delle pulizie, gli autisti di pullman e pulmini, il giardiniere ecc. Ecc.".
“Tutte persone che hanno affitti e mutui da pagare, bollette e tasse, vestiario, istituzione, sanità e spesa. Non tutti hanno percepito la mensilità di febbraio, e con lo stop dei campionati (quasi certo ) e la presunta ripartenza a settembre o addirittura a novembre, tutte queste famiglie fino a queste date non vedranno un euro nel conto. So che molti ancora non capiranno dopo aver letto queste parole, ma vi invito a riflettere”, concluso Pulzetti.