Dalla disperazione di Neymar alle lacrime d'addio di CR7: i volti più tristi di questo Mondiale in Qatar - GALLERY

Salire sul tetto del mondo o illudersi, sprofondando in un abisso di disperazione. Per calciatori, allenatori e tifosi, la Coppa del Mondo è così: in un secondo può toglierti tutte le emozioni provate per settimane o mesi. E anche in Qatar, dove ormai il Mondiale è arrivato alle ultime battute con le semifinali, ci sono stati numerosi protagonisti del calcio internazionale costretti ad arrendersi ad un bagno di lacrime. Dalla disperazione di Neymar all'addio di Cristiano Ronaldo: i pianti e i volti più tristi visti dall'inizio della Coppa del Mondo in Qatar quando le nazionali sono state eliminate.

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 Nonostante i 4 punti conquistati nel Girone C - con Polonia e Argentina - e la vittoria all'ultima partita contro l'Arabia Saudita, il Messico non è riuscito a qualificarsi alla fase finale del Mondiale. Il volto di Antuna è quello di tutti i messicani: un mix tra stanchezza, delusione e incredulità, per non essere riusciti a proseguire il sogno a causa di un solo gol nel conteggio della differenza reti. 

 

 Un altro volto sconfitto ai gironi è quello di Caicedo, una delle stelle di un Ecuador che, dopo essere riuscito ad ottenere la prima vittoria di questo Mondiale alla partita inaugurale contro il Qatar, oltre a un illusorio pareggio con l'Olanda, non è più riuscito a ripetersi, perdendo contro il Senegal per 2-1 nello scontro decisivo. 

 

 Il simbolo assoluto dell'Uruguay costretto ad assistere dalla panchina a un'eliminazione a sorpresa, a discapito della Corea del Sud. Nonostante la vittoria all'ultima partita del Girone H contro il Ghana, infatti, la nazionale di Suarez e compagni ha dovuto arrendersi alla regola dei gol segnati, davanti a una differenza reti (0) che ha visto le due squadre arrivare a parimerito. Per lui, come per altri big usciti sconfitti, si è trattato dell'ultimo Mondiale della sua carriera.

 

Ha atteso con ansia il suo momento dopo due partite in cui non era al 100%, ma quando è arrivato, ha dovuto fare i conti con la dura realtà. L'eliminazione del Belgio ai gironi è stata una delle sorprese inaspettate di questo Mondiale, così come vedere Romelu Lukaku fallire la possibilità di trascinare la sua nazionale fino alle fasi finali. La tanta tensione accumulata per alcuni errori durante la partita decisiva con la Croazia è stata scaricata tutta a fine partita, con le lacrime partite già da prima del fischio finale.

 

 L'Oranje di De Jong e compagni ha sfiorato una storica impresa con l'Argentina, ma i calci di rigore hanno sentenziato l'eliminazione per la squadra di Van Gaal. Tra i tanti compagni disperati, Luuk De Jong è stato uno dei pochi a rivolgersi con lo sguardo affranto ai pochi tifosi presenti allo stadio, vedendosi allontanare il sogno semifinale e quello di una memorabile rimonta. 

 

 Un fiume in piena: oltre l'aspetto sportivo, con l'eliminazione dal Mondiale Neymar ha dovuto fare i conti con una delusione personale e culturale. Dalla gioia di aver raggiunto Pelè e l'illusione della semifinale alla dolorosa realtà, palesata in pochi minuti tra supplementari e rigori e il passaggio del turno della Croazia. A supportarlo, oltre a Dani Alves e tutti i compagni, anche gli avversari croati. Un vero e proprio grido di disperazione. 

 

 Resterà probabilmente tra le immagini più iconiche di questo Mondiale: la "last dance" di CR7 è terminata così, tra rimpianti, l'illusione di una possibile finale col suo rivale di sempre e soprattutto tante, irrefrenabili lacrime. Non solo in campo: tutto il tragitto fino agli spogliatoi ha visto Cristiano Ronaldo disperarsi incessantemente, testimonianza di una leggenda di questa generazione che fa fatica a dover abbandonare quello che rappresenta uno dei suoi ultimi palcoscenici internazionali.

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