Nel ricordo di... Paolo Mantovani: presidente romantico della Samp d'Oro di Vujadin Boskov

mantovani

"What a friend we have in Jesus" in sottofondo, l'abbraccio affettuoso dei suoi tifosi e le bandiere blucerchiate a regalargli l'ultimo saluto: ventiquattro anni fa Paolo Mantovani se n'è andato così, lasciando un vuoto col tempo diventato incolmabile per molti. E ricordi, tanti, destinati a resistere allo scorrere del tempo. Quelli legati al nome di uno dei personaggi tra i più amati della storia del calcio, presidente romantico di quella Samp d'Oro guidata da un'altra icona del passato, il maestro Vujadin Boskov: quella dello storico scudetto del 1991, della Serie B abbandonata in pochi anni.

Ma anche della notte dolce amara di Wembley col Barcellona, dello 'stile Mantovani', di tantissime altre notti di emozioni, oggi più che mai tornate a galla nel giorno dell'anniversario della sua scomparsa. "È l’umiltà che rende gli uomini uguali agli angeli. 14 ottobre 1993-14 ottobre 2017. Guidaci sempre da lassù, presidente Mantovani. Quaggiù non ti dimenticheremo mai" il ricordo affidato ai social dal club che Mantovani dal 1979 ha prima amato e poi fatto grande.

Grazie, anche e soprattutto, alle magie dei 'gemelli del gol' Vialli e Mancini. Quasi due figli adottivi per il mai dimenticato presidente. "Hanno scritto che per me è stato un secondo padre e che io ero diventato per lui il quinto figlio – le parole del Mancio negli anni a chi gli chiedesse di ricordare Paolo -. C'è del vero, lo dico con rispetto verso mio padre e i suoi figli. A chi mi domanda cosa aveva di speciale il presidente rispondo: il rispetto verso tutti. Il presidente non alzava mai la voce, ma bastava uno sguardo, quando era scontento, per capire che si doveva cambiare registro".

"Per noi aveva sempre tempo, era una guida, era un supporto, potevamo discutere di tutto, di calcio certamente ma anche di ragazze (argomento di cui parlavamo sempre volentieri), di sogni e di progetti. - gli ha fatto eco nel tempo il gemello del gol Luca Vialli - Sì perchè quando hai vent’anni hai bisogno di sostegno come una barca ha bisogno di un timone e lui era lì, sempre, pronto a dispensare consigli, quelli giusti".

Immagini, istantanee, parole, emozioni destinate a restare custodite gelosamente nel cassetto dei ricordi: pronte ad essere rivissute. Come oggi, nel giorno della ricorrenza dell'ultimo saluto a Paolo. Oggi più che mai presente, nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, incrociandone il cammino.

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