Napoli, Spalletti: "Incontro con ADL? La società dovrà parlarne. I 91 punti di Sarri sono uno stimolo importante"

Scudetto in cassaforte, ora a Napoli si pensa solo a chiudere il campionato nel migliore dei modi. Alla vigilia della partita contro il Monza, valida per la trentacinquesima giornata di Serie A, ha parlato in conferenza stampa Luciano Spalletti.

 

Napoli, le parole di Spalletti

Queste le sue parole a proposito dell'incontro con De Laurentiis (leggi QUI i dettagli). "Vedersi in un ristorante di Napoli diventa difficile, hai sempre la bocca piena di bellissime cose ed è difficile ritagliarsi il tempo di parlare. È tutto molto chiaro quello che è venuto fuori ieri sera, ma dovrà parlarne la società quando vorrà, non posso passare io davanti alla società. È una loro prerogativa, è corretto così. Io posso solo continuare a lavorare e a finire nel migliore dei modi quest’anno".

 

Ora testa alla prossima giornata di campionato: "Il Monza è una squadra forte, Palladino avrà un futuro importante. Galliani sa scegliere le persone giuste e Palladino è stata la scelta giusta. Hanno ben strutturato quello che vogliono fare: giocano a campo aperto, costruiscono dal basso per avere spazio da attaccare, è una roba che diventa difficile da andare a prendere, c’è rischio di prendersi ripartenze che costano fatica e corsa. Sarà difficile comandare il gioco, hanno qualità in mezzo al campo. Le vogliamo vincere tutte da qui alla fine. Ci farebbe piacere se Osimhen vincesse la classifica cannonieri". 

L'allenatore ha poi continuato parlando del record dei 91 punti di Sarri. "Può essere uno stimolo importante. Ci saranno stadi pieni da tutte le parti, con pezzi di cuore azzurro, dove noi passeremo. Per cui bisogna far bene. Per noi inizia una nuova fase, dobbiamo alternare i festeggiamenti, come giusto che sia, al campo. Vogliamo continuare a giocare un buon calcio anche se abbiamo chiuso in anticipo il discorso scudetto. Ho trovato perfetto quanto fatto con la Fiorentina dopo due notti di festeggiamenti. Tutti si aspettavano una squadra più scarica e invece siamo stati sul pezzo".

 

 Quando ha capito che poteva vincere lo scudetto: "Ci sono tanti momenti, ma c'era quell'obiettivo sin da quando sono arrivato. Le allusioni che fate sul fatto che io non credevo non mi stanno bene e reagirò su quello. Quando mi avete chiesto se mi piaceva la squadra costruita io ho sempre risposto sì, una sola risposta. Nel percorso c'è il campionato, ma anche tutti i timori iniziali che la squadra ha superato".

Poi la festa: "Sono uno abbastanza rigido anche quando c’è da festeggiare. Ma quando si tratta di Napoli è impossibile non farsi abbracciare dal sole, ti viene l’abbronzatura azzurra. Ho curato il rapporto con l’ambiente, Napoli ti può dare moltissimo, sin dal primo giorno abbiamo provato a far riemergere l’amore che c’era sotto la cenere. Se ci riesci poi ti viene riconosciuto. Abbiamo giocato sempre con i nostri tifosi. Mi ripaga di tutte le notti insonni ad amare il Napoli: ho dato tutto me stesso e anche di più. A modo mio, sono felice anche io".

Google Privacy