Napoli, Sarri: "Il nostro obiettivo è stato raggiunto, ora possiamo divertirci"
Vittoria importantissima e sofferta per il Napoli di Maurizio Sarri contro l’Udinese, gli azzurri passano in svantaggio per due volte ma alla fine il 4-2 consegna tre punti fondamenti a Insigne e compagni che domenica andranno ad affrontare la Juventus a Torino. I bianconeri hanno ora 4 punti di vantaggio sul Napoli che è salito questa sera a quota 81. Una prova di carattere e convinzione che alla fine ha premiato la squadra seconda in classifica a quattro giorni dallo scontro diretto che può valere una stagione. Dopo il novantesimo, ai microfoni di Sky Sport, ha parlato proprio di questa l’allenatore azzurro. Queste le dichiarazioni si Sarri.
“L’obiettivo societario è stato raggiunto da una settimana, da stasera siamo aritmeticamente secondi e ora ci possiamo divertire perché quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto - ha detto l’allenatore - questa è stata una delle partite più belle, l’unica pecca sono stati gli spazi e i gol concessi. Ci siamo complicati la vita ma ho visto a tratti il Napoli più bello della stagione. Milik in vista della gara con la Juve? Noi siamo una squadra su cui viaggiano molti luoghi comuni, con Arek ho spesso cambiato modulo ma parliamo di un ragazzo che è rimasto fermo a lungo e lo valuteremo nei prossimi giorni”.
“Ora siamo a -4, secondo me siete malati se pensate che io vada a letto ogni sera pensando al distacco dalla Juventus… Volevamo tornare a vincere e a essere brillanti negli ultimi 20 metri e stasera la sensazione è questa. Purtroppo spesso pensiamo troppa all’attacco e non sempre alla fase difensiva. Io sono malato di calcio ma non di risultati, penso a noi, alla mia squadra e basta. Non sono malato di antagonismi o di risultati, la mia è una passione diversa”.
“Il presidente voleva la Champions e ci siamo arrivati, per me lo scudetto non era l’obiettivo principale, per quanto riguarda i calciatori non lo so… - ha aggiunto ancora Sarri - ora vorrei rilassarmi un attimo, poi domattina penserò alla gara di domenica sera. Non abbiamo la struttura mentale e quella fisica per pensare a tutte le partite insieme. Non so se la spinta del San Paolo sia stata decisiva dopo il pareggio del Crotone con la Juventus, non avevo nemmeno capito il boato dello stadio ma l’atteggiamento dello stadio è questo e si sente”, ha concluso.