Napoli, ritiro interrotto dai giocatori: la ricostruzione
Un ritiro per ritrovarsi, conoscersi meglio: Aurelio De Laurentiis aveva presentato così la sua decisione due giorni fa, senza però trovare d'accordo né la squadra né lo stesso Carlo Ancelotti. Un disappunto espresso chiaramente nella conferenza che ha preceduto la sfida tra Napoli e Salisburgo, dove gli azzurri non hanno centrato il successo che avrebbe regalato loro la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.
Al termine della gara di ieri la società, attraverso il figlio del presidente, ha ribadito la prosecuzione del ritiro. Dopo un confronto interno, la squadra ha deciso di non obbedire alla volontà del club. Dries Mertens è stato il primo a lasciare il San Paolo ed è stato seguito a ruota da tutti gli altri, che hanno scelto di non presentarsi davanti alle telecamere per le interviste post partita, a parte Insigne che ha parlato al fischio finale ai microfoni di Sky Sport e Lozano che ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito ufficiale dell'UEFA.
Dunque, senza alcuna autorizzazione del club, il ritiro si è interrotto, mentre Carlo Ancelotti è rientrato regolarmente all'albergo di Castel Volturno insieme al suo staff. L'allenatore non si è comportato come i giocatori - ai quali potrebbe essere comminata una multa - per non incorrere nel rischio di un esonero e non perché ci sia una rottura con la squadra. In un momento di simile tensione, le prossime ore saranno fondamentali per comprendere la decisione del Napoli su quanto accaduto.
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