Il rigore parato e l'abbraccio di Napoli: il riscatto di Ospina
È un semplice martedì di metà gennaio, il Napoli ospita al San Paolo una squadra di Serie B per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Detta così sembra una partita qualunque, di quelle allenanti che servono anche a testare qualche giocatore che trova meno spazio e per fare turnover. Ma il momento della squadra azzurra rende fondamentale anche la sfida con il Perugia di Cosmi, per tanti motivi. Innanzitutto per ritrovare la strada della vittoria, per una squadra che negli anni scorsi era abituata ad avere percentuali altissime e che invece ha ottenuto appena due successi nelle ultime 15 partite ufficiali. Poi c'è il discorso Europa: considerando la distanza dal quinto posto, la Coppa Italia può essere una strada percorribile per puntare quantomeno all'accesso ai gironi di Europa League. E, soprattutto, nel breve termine Napoli-Perugia era l'occasione giusta per ricevere risposte importanti.
La risposta di Ospina
Al di là del 2-0 e della doppietta su rigore di Insigne, la prima risposta Gattuso l'ha ricevuta da David Ospina, già difeso a spada tratta dall'allenatore dopo l'errore con la Lazio: “Io penso che la responsabilità di quello che è successo è mia perché sono io che chiedo di cominciare sempre l’azione dal portiere. È un errore che ci sta, vedo la squadra che comincia a fare le cose che proviamo”, le sue parole. Un messaggio chiaro all'ambiente e alla squadra: nonostante qualche errore e i recenti risultati negativi, si continuano a perseguire determinate idee.
A partire dal possesso di palla e dal gioco da dietro, che va a coinvolgere anche il portiere. Ecco perché, con il rientro di Meret, può nascere un vero e proprio dualismo anche tra i pali, dove Ospina potrebbe essere avvantaggiato dal fatto di saper giocare meglio con i piedi. Quei piedi che lo hanno tradito all'Olimpico, con quel tentativo di disimpegno poi trasformatosi nel gol vittoria della Lazio segnato da Ciro Immobile. Gattuso ha però riproposto il colombiano anche in Coppa Italia, lasciando Meret in panchina.
E Ospina ha risposto... con le mani! Opponendosi alla grande al rigore di Iemmello e ricevendo l'immediato abbraccio dei compagni di squadra e del San Paolo, che ha quasi spinto il colombiano in questa parata del riscatto. Tutto lo stadio, infatti, lo ha applaudito al momento dell'ingresso in campo e ha urlato a gran voce il suo nome prima del tiro dagli undici metri dell'attaccante del Perugia, dimostrando di aver già perdonato Ospina per l'errore dell'Olimpico. Il portiere ha ringraziato parando il rigore e permettendo al Napoli di gestire la partita con tranquillità.
La risposta di Ospina è la fotografia del pomeriggio di un Napoli che ritorna a vincere e a sperare e che attende di ricominciare a sorridere anche in campionato.
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