Il ritorno di Sepe a Napoli: “Una data indimenticabile”
Dieci anni fa la prima data da ricordare, quella dell’esordio assoluto in un Fiorentina-Napoli in cui provò a lasciare il segno. Ne venne fuori un pareggio da dedicare alla sorella minore. La vittoria di questa sera, invece, la dedicherà forse ad Annalaura, la compagna di sempre e sempre presente, anche quando c’era da fare le valigie per lasciare casa. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora per Luigi Sepe, napoletano, che la scuola di portieri azzurra ha saputo onorarla al massimo negli ultimi anni.
Un ragazzo semplice che voleva diventare professionista in campo per aiutare economicamente mamma e papà e una famiglia che di calcio ha sempre vissuto. Ama la sua città, ma non voleva più passare in panchina i suoi anni migliori. Così, quando la società ha fatto le sue scelte, ha dovuto scegliersi la sua isola felice.
Parma non è un caso per i napoletani, tanti sono stati gli affari tra le due società e tanti sono i napoletani che in gialloblu hanno fatto bene. Cannavaro ne è l’esempio massimo, Luigi può essere una continuazione. Prima in prestito, poi in via definitiva, quella crociata è diventata la sua casa e stasera anche il suo riscatto. Sulla vittoria del Parma al San Paolo, infatti, c’è tutta la sua voglia e determinazione, le stesse che non ha potuto far vedere al massimo quando il San Paolo era casa sua. Si è superato sull’amico Insigne, due volte ha detto a Milik che stasera non doveva fare troppi danni stile Genk, poi si è fatto apprezzare su Callejon e Zielinski.
I riflettori vanno tutti su Kulusevski e Gervinho, i due che hanno saputo portare a casa con due gol decisivi l’intera posta in palio, ma come ha accennato poi D’Aversa in conferenza, quando una squadra come il Parma vince a Napoli non è mai merito solo di due calciatori. Sepe, l’uomo che non sa staccarsi dalla sua Playstation e che ha bisogno del mare di Castellammare per stare bene, ha saputo prendersi la sua vendetta - sportiva s’intende - contro una squadra che non ha mai creduto troppo in lui, lasciata quasi per costrizione ed ora ricordata con affetto.
“Una data indimenticabile, in uno stadio indimenticabile” ha scritto sui social il portiere napoletano che si porta a casa un sorriso in più. Vittoria, parate decisive, sorpasso in classifica sul “suo” Napoli. Un po’ meno suo, ora che “suo” è diventato anche il Parma, da un anno e mezzo casa che dà soddisfazioni, spazio e gioie come quelle di stanotte.
di Gennaro Arpaia