Napoli, è il solito 4-2-3-1 di Spalletti?
Nella seconda amichevole stagionale il Napoli di Spalletti ha vinto 1-0 contro la Pro Vercelli. A Dimaro continua la preparazione in vista dell’inizio della prossima Serie A e l’allenatore di Certaldo insiste con il 4-2-3-1, modulo che ha caratterizzato gran parte della sua carriera.
Un attaccante "diverso"
Aveva cominciato nello stesso nelle due sue precedenti esperienze in panchina, con la Roma prima e con l’Inter poi. La differenza che si nota, però, riguarda l’attacco: Osimhen non ha le stesse caratteristiche di Dzeko o Icardi. Il nigeriano punta sulla profondità e sugli inserimenti dietro la linea difensiva avversaria.
Rispetto ai due attaccanti “passati” di Spalletti, Osimhen non ha ancora tutte le caratteristiche di quella che una volta si definiva torre: che tiene alta la squadra. Diventare letale, però, in tutte le altre circostanze: può creare pericoli sia partendo in campo aperto sia facendosi trovare pronto in area di rigore.
Il reparto offensivo azzurro, quindi, punta tutto su velocità e contropiedi, che sembrano essere la chiave per arrivare al gol. A supporto della punta, infatti, tutti i trequartisti sono dotati di una certa agilità e rapidità nella lettura del gioco: Politano, che con Spalletti ha giocato 48 partite stagionali in nerazzurro, può avere lo stesso ruolo che ha avuto Salah per la Roma e, affiancato da Mertens e Insigne (ieri hanno giocato Ounas e Zedadka), oltre alla corsa si aggiunge tanta qualità, fondamentale per il passaggio decisivo.
In mediana si aspetta il regista
Il centrocampo finora ha lavorato da filtro. Demme, uscito infortunato, e Lobotka non sono dei veri e propri registi. L’allenatore aspetta il ritorno di Fabian Ruiz dalle vacanze per affiancarlo ad un recupera palloni come gli è sempre piaciuto fare: vedi Pjanic-De Rossi o Brozovic-Vecino.
La difesa, guidata da Koulibaly, non ha ancora subito un gol: sia con Rrahmani che con Manolas c’è tanta solidità. In attesa di Di Lorenzo, con Mario Rui i terzini di Spalletti possono dare una mano a spingere: una soluzione che può offrire idee diverse al nuovo allenatore del Napoli, abituato a non coinvolgere troppo gli esterni difensivi nelle azioni di gioco. Ad oggi potrebbero essere la chiave in più per il gioco veloce a cui si vuole ambire.
Ospina o Meret?
Infine, per quanto riguarda la porta, ci sono ancora tanti dubbi: ieri Contini era il titolare ma devono ancora tornare Meret e Ospina, che con Gattuso hanno fatto staffetta nell’ultima stagione. A Spalletti la staffetta non è mai piaciuta: ricordiamoci che Alisson era secondo dietro a Szczęsny e nella sua ultima gestione giallorossa non ha mai giocato in A.
Probabilmente a Napoli ci sarà solo un titolare in campionato, ancora tutto da decidere, con il secondo che avrà a disposizione le partite di Europa League per mettersi in mostra.
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