Pazienza gioca Napoli-Liverpool: "Voto Lozano. Che emozione quella volta con Gerrard"
“Sicuramente il match di domani sera offrirà uno spettacolo entusiasmante, è già successo in passato e succederà ancora. Si affrontano due grandi squadre che arrivano da un buon momento”. Michele Pazienza non va più in campo da un po’, ma Napoli e Liverpool le conosce bene. Lui, in quella stagione 2010-11 era in campo al San Paolo così come ad Anfield, in un doppio confronto che fu solo l’inizio di una lunga serie di faccia a faccia tra le due formazioni. “Rispetto a 9 stagioni fa entrambi i club hanno avuto una crescita incredibile, soprattutto il Napoli: gli azzurri si sono consolidati in Italia e in Europa negli ultimi anni, il livello della rosa complessivo si è alzato moltissimo. Ma anche il Liverpool dopo la Champions vinta qualche mese fa ha potuto dimostrare tutto il percorso di crescita avuto negli ultimi anni con l’arrivo di Klopp”.
Quello tra Napoli e Liverpool sarà l’ennesimo episodio di una sfida che si ripete per la quinta volta in pochi mesi. “Si sono incontrate più volte negli ultimi anni e anche questo testimonia la grande qualità delle due squadre”, ha aggiunto l’ex centrocampista azzurro ai nostri microfoni. “Ci sono gli stessi allenatori di un anno fa, quindi il disegno tattico non cambierà troppo, molto dipenderà dai singoli calciatori e dalla loro condizione, così come dagli episodi, come sempre in partite del genere. Dal Napoli mi aspetto un’ulteriore crescita: lo scorso anno ho sentito qualche mugugno di troppo, ma sono state messe le basi per un progetto che vuole arrivare alla vittoria. Mi auguro un campionato di altissimo livello”.
Prima a Fuorigrotta, ma poi a novembre Ancelotti e i suoi saranno a Liverpool dove nel 2010 e lo scorso anno gli azzurri hanno perso la qualificazione. “Ho sempre pensato che i tifosi non scendano in campo, ma ci sono pochissimi stadi come Anfield e San Paolo”, aggiunge Pazienza che lo stadio inglese lo ricorda bene. “Entrambi riescono a trascinare le loro squadre e a dare qualcosa ai calciatori in campo. È una scarica di adrenalina continua che i calciatori percepiscono, la ricordo perfettamente. Così come ricordo alla perfezione l’emozione che mi accompagnò prima della sfida in Inghilterra. Era la prima volta per me in uno stadio tanto importante, il gol di Lavezzi ci fece sperare e all’intervallo eravamo tutti carichi nello spogliatoio”. Ma arrivò il ciclone Gerrard. “Fu incredibile, lo avevo sempre ammirato da calciatore giocando nella sua stessa zona di competenza, vederlo dal vivo fu una doppia emozione, anche se in quel momento ero sul campo. Ricordo bene il suo ingresso, il Liverpool cambiò in un attimo. In un quarto d’ora segnò una tripletta che ci lasciò a mani vuote”.
Che Napoli si aspetta in campo domani sera? “Non credo che Ancelotti farà rivoluzioni, Lozano e Mertens hanno fatto bene con la Sampdoria e vorrei rivederli in campo. La difesa del Liverpool è molto strutturata fisicamente, quindi la rapidità di calciatori più brevilinei può essere l’arma tattica a disposizione. Llorente lo vedo più a partita in corso, è un calciatore esperto e quando entra può dare una grande mano”.
di Gennaro Arpaia