Napoli-Lecce 1-1, Baroni strappa un punto nello stadio dell'ex compagno Maradona

Dopo lo stop in trasferta contro la Fiorentina per 0-0, il Napoli aveva il dovere di riprendere la marcia di vittorie sul campo del Maradona di Fuorigrotta. Avversario di giornata un Lecce desideroso di strappare punti preziosi per la salvezza, siccome ne è arrivato solo uno finora, nell'ultimo turno di campionato contro l'Empoli. 

Alla fine, da ex cuore azzurro, Marco Baroni è riuscito nell'impresa: un pareggio strappato dai suoi ragazzi, nello stadio che porta il nome di Diego Armando Maradona, che fu suo compagno di squadra in quel Napoli scudettato del 1990 e non solo.

 

La partita

Primi quindici minuti fiacchi, dove le due squadre provano a trovare il ritmo e il modo giusto per far male all'avversario. Il Napoli deve anche far fronte alle svariate novità di formazione in campo: Spalletti ha deciso di lanciare dal primo minuto Ostigard a fianco a Kim, Olivera a sinistra, Ndombele in mezzo al campo e Raspadori in trequarti per la prima volta in stagione. Lecce che fronteggia gli azzurri con un undici da 24 anni d'età media in campo (i più anziani Di Francesco, 28 anni, e Tuia, 32).

Chi parte meglio è il Napoli, che al 17' reclama anche rigore non fischiato dall'arbitro per un fallo ai danni di Osimhen. Invece, al 23', è il Lecce a ottenere il rigore: Ndombele rifila una tacchettata in ritardo nell'intervento difensivo a Di Francesco, che gli ruba tempo e palla. Colombo segna il gol dell'1-0 battendo centralmente, ma prima del fischio dell'arbitro: Marcenaro fa ribattere immediatamente. Meret sceglie lo stesso angolo battezzato sul primo rigore e stavolta para. Si resta sullo 0-0.

Al 27', poi, in seguito a un'azione insistita del Napoli partita dalla catena Olivera-Elmas, è proprio il macedone a sbloccare il match. Cross dalla sinistra dello stesso centrocampista, Osimhen controlla come può e scarica su Politano. Il tiro dell'esterno dell'ex Sassuolo e Inter è ciabattato, ma si trasforma in un assist involontario per Elmas, da solo al centro dell'area, che alla fine batte Falcone in una delle prime conclusioni verso la porta leccese. 1-0, Elmas festeggia la presenza numero 100 in Serie A.

 

 

Il vantaggio azzurro, però, dura appena quattro minuti, perché la difesa del Napoli si addormenta sulla trequarti lasciando il giovane Colombo totalmente da solo, libero di girarsi e di segnare un gol stupendo. Tiro dalla distanza a dir poco imprendibile per Meret, lì non ci può davvero arrivare: il pallone finisce dritto nel sette, è 1-1 al 31'. Dopo questa perla, ci si può proiettare direttamente al secondo tempo.

Una ripresa che comincia con ritmi "inglesi": poche conclusioni, molti contropiedi veloci ma, soprattutto, pochissimi falli fischiati dall'arbitro Marcenaro, in linea con le nuove direttive dell'AIA di lasciar correre molto più spesso il gioco. Direttiva che, va detto, alle volte trova i tifosi in contrasto, bisogna ancora farci il callo.

 

 

Al 69' occasionissima Napoli ma, sul cross dalla destra a rientrare di Politano, sul secondo palo Osimhen toglie una possibile battuta vincente al subentrato Kvaratskhelia, maggiormente direzionato verso la porta di Falcone. Appena due minuti dopo è proprio lo stesso Politano, con la sua classica giocata a rientrare, a sfiorare il 2-1 puntando il secondo palo, un attimo prima di lasciare il posto a Lozano.

Gli ultimi venti minuti sono tutti del Napoli, alla ricerca del nuovo sorpasso al Lecce: è assedio all'area giallorossa, con i ragazzi di Baroni che tentano di strappare secondi preziosi alla partita. Ci provano in tutti i modi gli azzurri, con le giocate (alle volte troppo leziose) di Kvara, le discese rapide di Lozano e anche con l'ingresso in campo da doppio centravanti di Simeone, subentrato al posto di Anguissa. Non c'è stato niente da fare: porta blindata da Falcone e compagni. Secondo pareggio consecutivo per entrambe le formazioni, al Maradona finisce 1-1.

 

 

Top e Flop della partita

BENE ELMAS E LOZANO, MALE OSIMHEN, POCO RASPA

Non sono molti a rubare l'occhio nel primo tempo, ma chi sicuramente riesce meglio nell'intento è Elmas, insieme a Politano. Da loro arriva la rete dell'1-0 parziale, non a caso: partita giocata con la giusta concentrazione da entrambi, con il macedone che ha rispettato a pieno il suo ruolo. Ottimo anche l'impatto a gara in corso di Lozano, che si inventa un paio di dribbling ubriacanti dal nulla. Bella la partita di Kim.

Chi, invece, ha qualcosa da rivedere dopo questo pareggio è Raspadori, che deve imparare a giocare maggiormente tra le linee, da trequartista puro. Tocca pochi palloni e non congiunge bene centrocampo e attacco. Osimhen impalpabile, arriva in ritardo su tutti i palloni giocabili, molti dei quali al limite: deve credere di più nei passaggi dei compagni. Kvara, invece, strappa applausi al suo ingresso, ma in questa serata gli si può rimproverare qualcosa: dovrà giocare maggiormente coi compagni, senza badare all'estremo al suo talento.

 

 

FALCONE SUPER, BENISSIMO COLOMBO (E CHE PORTENTO BANDA)

Chi fa la differenza nel Lecce è tutto il gruppo, giovanissimo, ma che con grande consapevolezza, riesce a chiudere gli spazi giusti al Napoli e a strappare un punto. Menzione onorevole per la categoria "Top", però, va al portiere Falcone e al classe 2002 di proprietà del Milan Colombo, capace di regalarsi un momento (e un gol) strepitoso. E come non citare Banda: dribbling su dribbling, Di Lorenzo e Anguissa soffrono le sue iniziative per tutti i suoi 75 minuti. Occhio a questo ragazzo, che ci farà divertire. Che colpo da parte del Lecce!

Flop? Si possono davvero trovare dei flop in questa gara tra i salentini?

Napoli-Lecce 2-1, tabellino e marcatori

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Kim, Olivera; Anguissa (dal 85' Simeone), Ndombele (dal 46' Lobotka); Politano (dal 71' Lozano), Raspadori (dal 46' Zielinski), Elmas (dal 56' Kvaratskhelia); Osimhen. Allenatore: Spalletti.
In panchina: Marfella, Sirigu, Juan Jesus, Mario Rui, Rrahmani, Zerbin, Zanoli, Gaetano.

LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Tuia, Baschirotto, Pezzella; Hjulmand, Askildsen (dal 62' Blin), Helgason (dal 46' Joan Gonzalez); Di Francesco (dal 62' Strefezza), Colombo (dal 70' Ceesay), Banda (dal 75' Listkowski). Allenatore: Baroni.
In panchina: Bleve, Samooja, Pongracic, Bistrovic, Frabotta, Gallo, Umtiti, Pablo Rodriguez.

Marcatori del match: 27' Elmas, 31' Colombo.

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