Napoli, la vittoria della speranza: Insigne, Zielinski e Mertens travolgono lo Shakhtar

Palla a Lorenzo e... tutti ad abbracciarlo! Ultimamente, a Napoli, funziona un po' così. Perchè quel destro è davvero caldo, caldissimo. Gol del vantaggio contro il Milan e gol della speranza contro lo Shakhtar Donetsk. La firma è di Insigne, stakanovista dal piede d'oro. Talento e qualità, certo. Ma l'attaccante azzurro ha tanto altro. Pensate che questa partita non doveva neanche giocarla. In dubbio fino all'ultimo, a causa di un problema al ginocchio. Ma rinunciare ad un Insigne così è davvero difficile: "Io non lo faccio mai!", ha precisato Sarri dopo Napoli-Milan. Messaggio a Ventura, che invece a lui ha rinunciato nella partita più importante, quella contro la Svezia. Ed Insigne ha risposto così, con due gol in tre giorni con quello che è l'azzurro con cui si trova più a suo agio. Era in dubbio, dicevamo. Ma alla fine ha giocato, titolare: per la cinquantottesima volta consecutiva con il Napoli. Sarri lo lasciò in panchina nell'ottobre del 2016 a Crotone, poi l'ha sempre fatto giocare. Imprescindibile!

Gol di Insigne e... Zielinski. Al San Paolo è un vero dèjà vù. Il 24 e il 20, numeri fortunati sulla ruota di Napoli. Prima contro il MIlan, poi contro lo Shakhtar: sono ancora loro ad illuminare la notte di Fuorigrotta. La differenza la fa Dries Mertens, che non segnava dal 29 ottobre contro il Sassuolo. Due gare a digiuno contro Chievo e Milan in campionato ed una in Champions League contro il Manchester City, una novità per un attaccante che da un anno a questa parte sta mantenendo ritmi clamorosi.

C'è anche la firma del belga su quella che, per il Napoli, è la vittoria della speranza. Sì, perchè ora gli azzurri sono riusciti a riaprire il discorso qualificazione, appesa ad un filo prima della partita contro lo Shakhtar Donetsk. Il Napoli aveva un solo risultato a disposizione, la vittoria. Da ottenere o per 1-0 o con due gol di scarto. Il 3-0 del San Paolo riporta in corsa gli azzurri, ora a -3 dallo Shakhtar ma in vantaggio negli scontri diretti. La squadra di Sarri, però, non sarà artefice del proprio destino. Il Napoli anche a Rotterdam, nell'ultima sfida contro il Feyenoord già eliminato e fuori dalla corsa per l'Europa League, dovrà vincere assolutamente. Ma gli azzurri dovranno fare il tifo anche per il Manchester City, già qualificato e sicuro del primo posto: la squadra di Guardiola dovrà vincere in Ucraina, contro lo Shakhtar, per regalare agli azzurri la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League per il secondo anno consecutivo.

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