Napoli, Gattuso: "Carattere e senso di appartenenza"
Dopo il rigore di Milik, tutto il Napoli è corso ad abbracciare lui. In cerchio compatto: arrivato a dicembre, nella burrasca, sei mesi dopo Gennaro Gattuso alza il suo primo trofeo da allenatore. "Avete dimostrato professionalità, carattere, senso di appartenenza", il discorso in mezzo al campo dell'allenatore agli azzurri vincitori della Coppa Italia. "Qui c'è gente in scadenza, che andrà via eppure sta piangendo. Siete forti. Adesso non abbiamo piu tensioni pressioni, non ne abbiamo, e giochiamo tutti. Voglio vedere il veleno".
ADL: "ERA NELL'ARIA"
Lì con loro anche Aurelio De Laurentiis: "Adesso dobbiamo arrivare in Champions", il monito. "Vediamo se sarà possibile (togliere le multe, ndr), altrimenti vi do i soldi", la promessa.
"Era nell'aria", il presidente del Napoli in seguito ha commentato ai microfoni di Rai Sport, terminata la premiazione. "Da quando è arrivato Rino sono cambiate molte cose, l'ambiente si è ricompattato intorno a lui, alla società, all'idea di Napoli. In fondo questa è l'unica piazza che riesce a contestare i titoli alla Juventus. Prima o poi spero che riusciremo a batterla anche per lo scudetto".
"LA CHAMPIONS? ABBIAMO IL DOVERE DI PROVARCI"
Poi tocca di nuovo a Gattuso: "A me la vita e il mondo del calcio hanno dato più di quello che ho dato io", la commozione dell'allenatore, a poche settimane dal dramma personale. "Nella vita pensi sempre che tocchi prima ai genitori, quando succede quello che è capitato a me non lo accetti. Ma il calcio mi ha dato tanto e so che non posso mollare una virgola. Chi fa questo lavoro deve avere rispetto, per questo ogni tanto mi arrabbio, vorrei sempre passione da parte dei miei giocatori".
Quindi, adesso per il Napoli c'è l'obiettivo Champions: "Abbiamo il dovere di fare queste ultime 12 partite con rispetto, il dovere di provarci". E il piacere di festeggiare, almeno per una sera, dopo tanti mesi in apnea.