Napoli, Lozano: "Ho vissuto momenti difficili. Ora vinciamo lo scudetto"

Hirving Lozano è stato il protagonista assoluto nell'ultimo match, disputato dal Napoli contro il Bologna e, dopo un periodo difficile, si è ripreso sulle spalle la squadra azzurra.

Il calciatore messicano ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, in cui ha affrontato diversi temi, tra cui i momenti delicati che ha attraversato, il rapporto con il suo allenatore Spalletti e l'obiettivo scudetto del Napoli.

Il Covid e l'infortunio

Lozano si sofferma sul periodo complicato tra la positività al Covid nel periodo natalizio e il grave infortunio all'occhio subito a luglio in nazionale: "Il Covid è stato una sofferenza emotiva oltre che fisica. Il virus è un mostro invisibile che ti condiziona psicologicamente. Ero in Messico e avrei voluto trascorrere il Natale con i miei cari; invece sono stato chiuso in camera tra mille paure. Mi sono rialzato, ho continuato a lavorare e adesso si vedono i frutti".

Poi, si sofferma sull'infortunio, capitatogli con la maglia della nazionale nell'estate scorsa:"Ho vissuto momenti di terrore, il dolore era fortissimo. Ho temuto di perdere l’occhio. E non volevo rassegnarmi all’idea che non avrei più potuto giocare a calcio. I medici sono stati tempestivi e rassicuranti, poi mi hanno rivelato che il mio occhio era stato a rischio. Una paura che mi ha condizionato per molto tempo in campo: la ferita bruciava e ad ogni contrasto temevo il peggio".

La previsione sul Napoli

L'ala destra della squadra di Spalletti ha mostrato sicurezze sul sogno scudetto, che il Napoli rincorre dopo un grande avvio di stagione e qualche rallentamento degli ultimi mesi: "Dove arriverà il Napoli? Primo. Giochiamo per lo scudetto, non a nascondino. Il campionato è ancora lungo. Ma siamo forti e dobbiamo guardare più in alto possibile, anche se Inter e Milan vanno molto spedite. L'Inter? Noi con loro ce la giochiamo ad armi pari, anzi siamo più forti".

Infine una battuta su Spalletti: "Mi rimprovera, ma capisco che vuole ottenere da me il massimo. So anche io che posso dare di più, devo farlo per me stesso e per questa maglia che indosso. 'Fai il diablo', mi dice. Devo aggredire l’avversario".

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