Garcia: "Ammiravo Motta da calciatore. Serve difendere il titolo con gli artigli"

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Dopo la vittoria alla prima partita dei gironi di Champions League contro il Braga, il Napoli torna in campo. La squadra di Garcia sarà impegnata nella trasferta contro il Bologna. Proprio l'allenatore azzurro è intervenuto in conferenza stampa analizzando la partita.

Napoli, le parole di Garcia

Garcia comincia con un bilancio: "Sui miei cento giorni a Napoli, io sono veramente contento di guidare questo gruppo fantastico. Facciamo un gran lavoro con il mio staff, siamo veramente motivati e concentrati al cento per cento per la partita di domani". 

L'allenatore continua: "Infortuni? Un allenatore spera di avere sempre i giocatori a disposizione, ma questo non è possibile. Siamo una squadra offensiva, abbiamo sempre fatto gol e avremmo potuto farne di più, per esempio a Braga. A volte servono alcuni millimetri dalla parte giusta. Abbiamo preso cinque gol in campionato, che sono troppi, ma abbiamo subito 8 tiri, che significa che non siamo fuori posizione né subiamo tanto, ma sicuramente dobbiamo essere più efficaci".

L'allenatore francese torna sulla partita con la Lazio: "Se avessimo fatto bene il secondo tempo, avremmo fatto punti. Dobbiamo recuperare fuori casa, a Bologna, dove andiamo per vincere, i punti persi. Loro sono una buona squadra, io ammiravo Motta da giocatore e sono contento che stia facendo bene anche da allenatore. Dopo 4 giorni avremo recuperato". 

Sulle molte critiche ricevute, Garcia spiega: "Quando parlo direttamente coi tifosi, loro mi incoraggiano e dicono che sono con me. Poi lavoriamo ogni giorno per migliorare. A Braga abbiamo vinto in modo meritato ma era possibile mettersi al riparo segnando molti gol, e questo avrebbe fatto in modo che si vedesse il bicchiere mezzo pieno. Vincere in trasferta in Champions è una cosa sempre positiva. Aspettiamo la sfida del Maradona contro il Real, ma torniamo al pane quotidiano: vogliamo stare nelle prime quattro, e per questo serve vincere domani". 

 

Garcia parla poi del turnover: "Io ho una rosa forte soprattutto in attacco. Ho la possibilità di cambiare i giocatori, e so che nel nostro gioco gli esterni sono più esposti perché attaccano e devono anche difendere. Penso soprattutto a Politano, che ha sempre iniziato le partite anche senza finirle. C'è chi inizia la partita, chi entra presto nel secondo tempo, chi fa recuperare chi esce, ecc. Quando giocheremo ogni tre giorni non sarà possibile cominciare e soprattutto finire tutte le partite con lo stesso undici. I ragazzi lo sanno e devono essere pronti". Sui principi di gioco: "Dobbiamo essere bravi a mantenerli ma quando vinciamo e abbiamo più spazio o ci mettiamo più bassi per sfruttarli oppure sfruttiamo il contropiede". Le ambizioni? "Un club come il Napoli deve sempre stare in Champions, da campioni dobbiamo difendere con gli artigli questo titolo. Certamente il quinto posto non ci va". 

Chiusura sui singoli: "Ho tenuto Ostigard a tutti i costi, voleva andare via e sono contento di averlo convinto; è un difensore forte, forte di testa e con una mentalità eccezionale. Adesso siamo solo in tre in difesa (senza Rrahmani, ndr), ma abbiamo due mancini che possono iniziare questa striscia di tre partite, Juan Jesus e Natan". Su Anguissa e Kvara: "I calciatori non sono macchine, non ho dubbi che tornerà ai suoi livelli. Il georgiano? Non deve avere la fissa del gol". 

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