Schioppo, 200 volte Napoli: "Maestra e cameriera, voglio il professionismo"
Napoletana, nata nel 1991 e al braccio porta la fascia da capitano del Napoli. Non è Lorenzo Insigne, ma Emanuela Schioppo, ormai storica calciatrice azzurra, capitano di una squadra prima in classifica in Serie B e decisa a prendersi la promozione, per completare un ciclo. Una vita normale quella di Emanuela, “calciatrice a tempo pieno” sì, ma anche insegnante di giorno per guardare ad un futuro che il calcio femminile in Italia ancora non garantisce. “Proprio per questo il professionismo sarebbe un passo importante, per me e per tutte le mie compagne. Per guardare in modo diverso al domani”. Passi in avanti sono stati fatti, ma tanti ancora dovranno farsi prima che le donne possano raggiungere - almeno davanti alla Legge - lo status dei colleghi uomini.
“E nel weekend, quando non vado in campo, mi travesto anche da cameriera”, giusto per non farsi mancare nulla, ci racconta la Schioppo. In campo, però, Emanuela non pensa che a servire le compagne, terzino esperto e punto di riferimento per la squadra di Marino. Domenica taglierà un traguardo importante, 200 volte in campo sempre con la stessa maglia, quella azzurra. “E l’obiettivo è continuare così, dietro queste 200 presenze ci sono sacrifici e gioie”. Senza mai pensare di andar via: “Quando puoi difendere i colori della tua squadra del cuore, quando puoi giocare con la maglia della tua città, difficilmente pensi di farlo davvero”.
Gennaro Arpaia
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