Napoli, è solo calcio d’estate: ma l’erede di Kim è il desiderio di San Lorenzo

rudi-garcia-napoli-image

Due amichevoli a Dimaro, due già giocate a Castel di Sangro, altre due sul calendario prima di fare sul serio. Il Napoli mette benzina nelle gambe e lo fa con gli esperimenti di Rudi Garcia che punta forte su una rosa ancora incompleta.

 

 

Le scelte dell’allenatore francese sono chiare fin qui: tutti devono essere fisicamente pronti il prossimo 19 agosto quando a Frosinone si andrà in campo per la prima volta in campionato con lo scudetto sul petto, ma non tutti quelli oggi in ritiro faranno parte della squadra che poi affronterà la stagione. Anche contro il Girona, ieri, è stato chiaro: le prime scelte cambiano poco, perché eccetto Kim la squadra azzurra è rimasta la stessa di un anno fa, ma sono le alternative a lasciare più di qualche dubbio.

 

 

Napoli-Girona tra esuberi e infortuni

Dal primo minuto contro gli spagnoli in campo c’erano Zanoli, Zerbin, Zedadka, Folorunsho, Obaretin, calciatori che con ogni probabilità lasceranno Napoli - quantomeno in prestito - per andare a giocare altrove. Sicuramente gli infortuni stanno facendo la differenza: fuori Mario Rui, Gaetano e Lozano non sono ancora al meglio, Lobotka, Demme e Zielinski hanno avuto problemi così come Osimhen che ieri sera non è andato in campo. Nulla di preoccupante, certo, ma ostacoli sul percorso che complicano i lavori di Garcia in vista della prossima stagione. Il 4-4-2 visto in avvio è durato poco più di 20 minuti prima del ritorno al 4-3-3.

 

 

Ma è quello che Garcia chiede: cambiare pelle, anche a gara in corso, per ribaltare l’avversario. La forma fisica sembra migliorare: il Napoli visto contro Hatayspor e in parte contro il Girona ha certamente un’altra faccia rispetto a quello del Trentino nella prima fase di preparazione, ma il mercato rischia di diventare un assillo del mese di agosto, con il debutto dietro l’angolo e l’onere di almeno due operazioni che possono cambiare la faccia alla squadra.

La priorità del Napoli: l'erede di Kim

Il primo pensiero resta l’erede di Kim Min Jae, ormai da tempo passato al Bayern Monaco: nessuna delle alternative fin qui elencate nelle ultime settimane sembra quella giusta, non c’è mai stato lo sprint degli azzurri che proprio a Castel di Sangro, un anno fa, avevano invece accolto il centrale sudcoreano che sostituiva Koulibaly. Aurelio De Laurentiis aveva dato appuntamento ai tifosi al 12 luglio: “Sapremo cosa potremo raggiungere” le sue parole a Dimaro alla folla. Ma il 12 agosto si avvicina, così come si avvicina la notte di San Lorenzo, quella in cui i desideri trovano spazio.

 

I desideri di Garcia sono diversi: un difensore centrale che possa completare la difesa con Rrahmani, Juan Jesus e Ostigard, un centrocampista per riempire lo slot lasciato libero da Ndombelé e soprattutto la riconferma di Osimhen, per cui si lavora duro in vista del rinnovo. Senza pensare a Zielinski e Lozano: in caso di partenza, anche loro andrebbero rimpiazzati. I tifosi, per il momento, non hanno fretta: lo scudetto appena vinto lascia l’ambiente tranquillo e con fiducia nella società, i 25mila abbonamenti messi in vendita sono praticamente andati esauriti in poche ore e lo stadio che ospita in Abruzzo la squadra di Garcia è sempre pieno d’entusiasmo.

 

Tra due settimane ci sarà il campo però, quello che da sempre è giudice supremo anche di chi ha appena vinto lo scudetto: con la squadra campione in carica che dovrà difendere il titolo con poche facce nuove e un progetto già chiaro in campo.

A cura di Gennaro Arpaia

Google Privacy