Everton ai Friedkin? I vantaggi e le regole delle multiproprietà nel calcio

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Da qualche giorno a questa parte è sorto l'interesse dei Friedkin, proprietari della Roma, verso l'acquisto dell'Everton. Il gruppo del Texas vuole espandersi anche in Inghilterra, soprattutto nei confronti di una squadra che ha in mente un ambizioso progetto che partirà dal nuovo stadio. Non sono i primi ad avere questa idea: molte altre squadre in giro per l'Europa sono di proprietà di un unico gruppo, ma quali sono i vantaggi e le regole da mantenere?

Le regole attorno alle multiproprietà nel mondo del calcio

Con l'arrivo della nuova Champions League cambia il regolamento per quanto riguarda le multiproprietà: Nessuna persona può avere il controllo su due club che parteciperanno alla competizione. In Serie A, invece, al momento un soggetto, una famiglia o un gruppo possono possedere due società che partecipano a campionati italiani diversi (come nel caso del Napoli e del Bari, di proprietà rispettivamente di Aurelio e Luigi De Laurentiis). Tuttavia, a partire dalla stagione 2028-29, questo non sarà più permesso e le multiproprietà nel calcio italiano saranno vietate.  

Dunque, a partire dal 2028-29, una singola famiglia o un singolo proprietario potrà possedere due squadre che militano in leghe diverse, purché rispettino, però, le regole imposte dalla UEFA.

Le multiproprietà nel calcio: City Group, 777 Partners, Red Bull

Tra i principali gruppi che ormai sono una certezza del mondo del calcio c'è il City Group. Esso una delle più grandi reti calcistiche globali, possedendo una decina di società in tutto il mondo. Oltre ai più blasonati Manchester City e Girona, conta squadre in giro per il mondo. Tra queste c'è anche il Palermo, che ha inaugurato una nuova Academy a Torretta, vicino al centro città. L'ultimo club ad unirsi alla galassia City è l'Istanbul Basaksehir. Dietro il successo di CFG c'è Ferran Soriano, ex braccio destro di Laporta al Barcellona, Soriano ha proposto una visione rivoluzionaria allo sceicco Mansour undici anni fa in un lussuoso hotel di Londra, costruendo negli anni un vero e proprio impero calcistico.

Oltre a loro c'è il gruppo 777 Partners, holding americana che, tra le altre, possiede in Italia il Genoa. Oltre al Grifone, conta squadre in giro per l'Europa con l'Herta Berlino e il Siviglia, ma anche il Vasco da Gama in Brasile. Dietro il progetto c'è un altro spagnolo: l'AD del Genoa Andres Blazquez Ceballos, che ha riportato i rossoblù in Serie A e ha addirittura promesso lo scudetto. 

C'è chi, invece, spazia su tutti gli sport: è il caso di Red Bull, che all'interno del loro universo conta la Formula 1, la MotoGP, la Moto2, la Mot3, l'Hockey e anche il calcio. Tra le squadre in giro per il mondo che portano il nome della celebre azienda di bevande energetiche, la più blasonata è il Lipsia, in Germania. Ultimamente anche il Salisburgo sta dicendo la sua nelle competizioni europee, mentre in Brasile il Bragantino risale le classifiche.

I Friedkin sull'Everton, ma ci sono dei vantaggi per la Roma?

Il fatto che la famiglia Friedkin voglia acquistare l'Everton può portare dei vantaggi anche alla Roma: la strategia di acquisire un numero significativo di calciatori, inclusi quelli extra comunitari, e farli crescere in campionati adatti alle loro caratteristiche prima di spostarli eventualmente in altre squadre del gruppo, sta rivoluzionando il panorama calcistico. Questa pratica non solo abbassa i costi per scoprire giovani talenti, ma offre anche notevoli vantaggi commerciali ed economici. I club affiliati vedono una crescita reciproca dei loro brand, del merchandising, delle piattaforme social e dei ricavi. La sinergia tra squadre contribuisce così a una robusta espansione globale e a una più efficace gestione delle risorse calcistiche.

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