Roma, Mourinho: "Il Napoli è favorito, però a volte il favorito perde. Non siamo una squadra difensiva"

La Roma si prepara a ospitare il Napoli di Luciano Spalletti per l'undicesima giornata di Serie A. I giallorossi non vogliono interrompere la striscia di tre vittorie consecutive in campionato e possono avvicinarsi alla vetta della classifica. L'allenatore della Roma José Mourinho ha parlato oggi in conferenza stampa per presentare la gara.

 

Prima di iniziare la conferenza stampa Mourinho ha voluto ricordare Francesco Valdiserri, figlio dei giornalisti Paola Di Caro e Luca Valdiserri: "Volevo mandare un abbraccio alla famiglia di Francesco ai suoi genitori e a tutti i suoi cari. Un abbraccio da tutta la nostra squadra".

Roma, la conferenza stampa di Mourinho

L'allenatore ha poi parlato della situazione degli infortunati e delle difficoltà della partita: "Dybala, Wijnaldum, Darboe, che è infortunato da sempre, e Celik non ci saranno. Celik dovrebbe tornare per la prossima partita di campionato. La condizione è buona. Dopo tante settimane di fila di tante partite, abbiamo avuto una settimana intera per allenarci, per recuperare e far rifiatare qualcuno. Il Napoli è primo dopo dieci partite, vuol dire qualcosa. Giochiamo contro i primi in classifica, lo sappiamo, ma abbiamo il diritto di pensare che vogliamo giocare. Il Napoli è favorito, è un'opinione generale. Però qualche volta il favorito perde".

Mourinho si è soffermato a lungo a parlare di Zaniolo, sottolineando la sua delusione per le tre giornate di squalifica in Europa League: "Zaniolo è in un momento della sua carriera in cui deve ancora crescere, migliorare. Deve capire il gioco e migliorare la sua interpretazione. In questo senso penso che quando sei un giocatore offensivo puoi essere più istintivo. A centrocampo devi essere un giocatore più riflessivo e prudente. Lui è in crescita, deve capire il gioco al meglio possibile. Quello che mi piace davvero del suo gioco è la sua crescita dal punto di vista emozionale. Di solito un Zaniolo che non inizia la panchina è un Zaniolo triste, un Zaniolo più individualista. Invece contro la Samp ha iniziato dalla panchina ed era con la testa giusta. Ha capito la mia scelta, ha capito che è parte della squadra. L'ho visto con grande maturità e ha capito l'importanza dell'essere in una squadra. Le tre giornate di squalifica in Europa League però è una decisione allucinante. Per me neanche il rosso era così evidente, una giornata è una punizione importante. Tre partite è troppo. Su questo ragazzo è tutto troppo. In questo caso lo devo difendere, non sono contento perché non ho questo giocatore in due partite decisive, ma sono più triste per lui. Però ok questa è l'Uefa e domani è un altro giorno". 

 

L'allenatore ha poi parlato della possibilità di confermare il centrocampo a tre: "Il modulo? Noi abbiamo varie soluzioni, cambiamo in base a chi abbiamo o chi perdiamo. Senza Dybala dobbiamo pensare a una Roma diversa. Sembra che è lo stesso giocare con tre centrocampisti o due e un trequartista, ma è differente. I giocatori devono imparare. Camara inizialmente era indietro fisicamente. Deve migliorare tatticamente. I giocatori che sono qui da tanto tempo sono avvantaggiati. Con tre centrocampisti la squadra si sente bene".

Mourinho è poi tornato sui pochi gol segnati dalla sua squadra: "Se una squadra segna pochi gol però crea un'enormità non si può dire che è difensiva. Dite che il Napoli è offensiva, ma non crea come noi. La Roma non è difensiva, creiamo tanto. Non potete dire che siamo una squadra difensiva. La Roma aspetterà il Napoli? No. C'è una contraddizione tra quanto creiamo e tra quanto segniamo. Non siamo il miglior attacco perché sbagliamo tanto, ma non perché siamo difensivi. Noi lavoriamo tanto per cercare di essere una buona squadra. La Roma non segna abbastanza per quanto crea, questa è la cosa giusta. Noi facciamo sempre il nostro gioco, l'obiettivo è sempre vincere. Ci proveremo anche contro il Napoli. Loro sono i favoriti, segnano tanto e difendono bene. Vedremo quello che possiamo fare". 

 

Sull'argomento ha poi ribadito: "Si deve lavorare tanto, sia a livello psicologico che tecnico. Ci sono diversi profili di calciatori. Ci sono giocatori che non segnano mai, poi ci sono quelli che segnano. Noi in squadra abbiamo chi non segna ma anche chi sa segnare. I gol arriveranno. Tammy, Belotti, Pellegrini sono giocatori che hanno sempre segnato. La mia sensazione è che una squadra avversaria pagherà, faremo cinque tiri e faremo cinque gol. Sarà una grande Roma? No, è la solita Roma. Ci sbloccheremo. Noi non siamo difensivi, bisogna segnare anche per chiudere le partite".

Mou ha anche parlato della conferenza stampa di Spalletti: "Non ho sentito la conferenza di Spalletti, ma non penso che abbia mentito. Che siamo amici e che ci rispettiamo è vero. Non c'è nessuna ipocrisia, da parte di entrambi. Io penso che lui pensa di vincere domani, ma sa che non sarà facile. È onesto. Non penso ci sia stato un bluff. Ha fatto dichiarazioni vere. Il Napoli è una squadra top, ma ci rispettano. Sarà prima contro quarta, sanno che non siamo scarsi. È normale che Spalletti pensi che non siamo scarsi e che sarà una partita difficile". 

Infine, Mourinho ha parlato di Kvaratskhelia: "Una gabbia per Kvaratskhelia? Magari se passa davanti a me posso provare a fermarlo. Adesso è facile dire che tutti erano interessati, l'unica cosa corretta da dire è che il Napoli ha scelto bene. Anche lui ha scelto bene per la sua carriera. È un giocatore molto forte".

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