Mourinho sui colleghi: "Io migliorato, ma altri fanno cose assurde"

"Per molti anni sono stato un esempio di pessimo atteggiamento a bordocampo e sono sempre stato punito per questo. In questo momento, però, mi considero – e credo che gli arbitri facciano lo stesso – un ottimo esempio di un buon comportamento". Josè Mourinho fa mea culpa e allontana gli spettri del passato. Intervistato ai microfoni di Sky Sport, lo Special One ha raccontato il suo cambiamento da quando è alla guida del Tottenham.

Niente più liti con arbitro e quarto uomo. Nessuno screzio con i calciatori: Mourinho è diventato, invece, una sorridente star dei social grazie al suo nuovo profilo Twitter che continua a macinare visualizzazioni e like. Un uomo nuovo quindi? Non del tutto. Non mancano infatti le polemiche contro i colleghi, anche due mostri sacri come Jurgen Klopp e Pep Guardiola sono considerati troppo "indisciplinati" e sopra le righe. 

Guardiola aveva addirittura bloccato la tabella elettronica del quarto ufficiale perché erano stati assegnati 4 minuti di recupero contro il West Bromwich senza essere poi punito. "Vedo altri allenatori fare cose assurde - prosegue il portoghese -, alcuni hanno comportamenti che io non assumerei mai, ma a loro non succede nulla. E di questo io posso parlarne, perchè sono cose che vivo giorno dopo giorno".

Una sorta di condizionamento che i direttori di gara vivrebbero ogni weekend e che l'allenatore ex Inter ha detto di aver provato in prima persona quando ha sfidato uno Jurgen Klopp troppo "vivace" a bordocampo. Mourinho si era, infatti, lamentato nel post partita dell'atteggiamento del tedesco. "Perché vengono permesse certe cose? Probabilmente perchè noi non diciamo nulla", ha concluso amaro. 

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