Roma, Mourinho: "Dybala sta bene, Pellegrini vediamo. Sarà una partita difficile, ma mi fido dell'Olimpico"

José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Betis Siviglia, partita valida per la terza giornata del gruppo C di Europa League.

 

 Roma, le parole di Mourinho

Inizialmente, l'allenatore ha parlato delle condizioni di Dybala e della partita: "Paulo sta bene, gioca. La partita sarà dura, loro hanno un'identità chiara. Hanno un grande allenatore, con esperienza. Hanno una forte identità. Hanno vinto un trofeo l'anno scorso, cosa non semplice in Spagna. Hanno giocatori forti, che giocano in Nazionale. Sarà però difficile anche per loro. Domani sarà undici contro undici, ma domani deve fare la differenza l'Olimpico. Sarà undici contro undici più sessantamila. Tra una settimana il loro stadio farà la differenza, ma per domani mi fido dei miei giocatori e dei miei tifosi".

Poi, Mourinho ha detto la sua sul ruolo di Zalewski: "Nicola può giocare ovunque. La sua formazione la conoscete, forse anche meglio di me, ma ora si è trasformato in questo giocatore. È bravo, anche in Nazionale - che è una Nazionale di livello alto - gioca in questa posizione. Ora si trova bene in quel ruolo e per noi è molto importante. In campo o in panchina è sempre molto importante per noi". 

 

Con una vittoria Mourinho diventerebbe l'allenatore con più vittorie nelle competizioni europee, la cosa - però - non sembra interessargli molto: "Diventare l'allenatore con più vittorie in Europa non è uno stimolo in più. Io sono sempre orgoglioso della mia storia, le statistiche sono importanti per quando avrò finito la mia carriera. In questo momento non ci penso, voglio vincere e basta. Domani sarà una partita di livello alto, molto alto. Non voglio vincere per le statistiche, voglio vincere perché abbiamo bisogno di punti".

Poi, sulla possibilità di far giocare insieme Belotti e Abraham ha dichiarato: "I giocatori bravi possono giocare insieme, non è mai un problema. L'allenatore deve trovare il modo di far giocare insieme i giocatori bravi. All'inizio per tanti di voi sembrava quasi impossibile far giocare insieme Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham e invece funziona. Belotti e Abraham sono due giocatori bravi. Io devo trovare il modo e il momento di farli giocare insieme. Per una squadra giocare contro loro due non è sicuramente facile. Non voglio dire però chi gioca domani. Non so come giocheranno loro, non so chi giocherà del Betis, quindi non voglio dire chi gioca di noi. Sarà undici contro undici più sessantamila". 

 

L'allenatore della Roma ha poi parlato di Zaniolo"Lui è un giocatore che fa preoccupare gli avversari. Non è egoista, a volte deve prendere decisioni individuali, ma non è egoista. Non risparmia mai energia, dà tutto alla squadra. Difensivamente è importante per noi. È normale che non segni venti gol in un anno, però io ricordo che è un giocatore veramente importante per noi. Per me non è drammatico se segna di meno o di più. Lui ha segnato più in Europa che in Serie A, forse perché in Conference e in Europa League abbiamo incontrato squadre di livello inferiore alla Serie A. Abbiamo giocato con Leicester, Betis, ma tante altre sono inferiori alle squadre di A". 

 

Sulla mentalità della squadra e su Gianluca Mancini ha aggiunto: "I quattro punti che abbiamo preso con Inter e Juventus sono quelli che abbiamo perso con Atalanta e Udinese, abbiamo fatto il contrario dello scorso anno. A livello di punti non è quindi cambiato nulla, ma è importante fare risultato in stadi importanti contro squadre importanti. Abbiamo perso contro l'Atalanta, ma abbiamo dimostrato la nostra superiorità. Abbiamo giocato bene. Contro Inter e Juve volevo giocare alla pari, poi puoi vincere o perdere. Lo scorso anno non giocavamo alla pari, quest'anno invece abbiamo fatto ottime partite. Vincere a San Siro porta qualcosa in più. Mancini è un trascinatore, ha voce. Sono contentissimo di quello che hanno fatto i ragazzi". 

 

Infine, ha parlato delle condizioni di Pellegrini e della partita vista in un van contro l'Inter: "Volevo sentire il rumore dello stadio dall'esterno. Si capiva quando era gol della Roma o dell'Inter. Si soffre più sul van ovviamente, stare lì è dura. Pellegrini? Vediamo. Voi forse sapete più di me o così sembra. Dobbiamo vedere. Lui sa che la partita è fondamentale, io lo conosco bene. So che se lui dice no è no. Se lui dice che è disponibile, io mi fido. La fiducia è altissima, lui è molto obiettivo. Aspetto lui, aspetto la sua parola, non quella dei medici".

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