Morata: "Non mi pentirò mai di aver scelto il Chelsea, era ciò che volevo. Magari potessi restarci per sempre..."
Pentirsi di aver lasciato il Real Madrid per il Chelsea? Nemmeno per sogno. Parola di Alvaro Morata, alla ricerca di una continuità in campo ritrovata grazie ad uno dei trasferimenti più costosi dell'ultima finestra di mercato: 90 milioni sborsati dal club di Abramovich e maglia da titolare al centro dell'attacco dei Blues, per un attaccante già capace di rendersi decisivo (ad esempio) come contro il Manchester United. Nell'anticipazione di una lunga intervista realizzata da Marca, pubblicata integralmente domani, l'ex attaccante bianconero ha spiegato così le ragioni che lo hanno portato a dire addio alla camiseta blanca per trasferirsi a Londra, soffermandosi anche sul rapporto con Zidane e sulle impressioni relative alla Nazionale Spagnola:
"Alla fine l'unico fattore capace di portarmi a lasciare il Real Madrid è stato l'aver bisogno di qualcosa che il Real non poteva e non avrebbe potuto darmi, ovvero giocare ogni domenica, che stessi bene o male. Ora sono stato per tre partite lontano dalla miglior forma fisica e ho continuato a giocare, è ciò di cui avevo bisogno. Il Real è il Real e qualsiasi giocatore vorrebbe giocarci, perchè avrei dovuto lasciarlo se non per voler giocare maggiormente? Nulla più. Si è arrivati a dire che io non volevo lottare: l'ho fatto per tutta la mia vita per arrivare a giocare nel Real e per cercare di far parte dell'undici titolare. Ma avevo bisogno di giocare e ho trovato nel Chelsea ciò che volevo".
Su Zidane, poi: "Resterò comunque grato a Zidane perchè mi ha dato l'opportunità di vincere un'altra Champions e di giocare nel Real. Mi disse: "Alvaro, capisco che se tu vuoi giocare e avere continuità, la cosa più logica sia andare via", dicendomi anche che se avessi voluto rimanere avrei potuto farlo, ma ci sarebbero state tante altre opzioni offensive. Ho pensato che la cosa migliore fosse andare via perchè c'era un Mondiale davanti e volevo parteciparci. Voglio essere importante per la Spagna e per questo motivo devo avere una continuità che ora sto avendo".
Il Chelsea? Scelta che Morata farebbe e rifarebbe, con un obiettivo preciso nel mirino: "Non mi pentirò mai di aver scelto un club come il Chelsea. Magari potessi rimanere per sempre al Chelsea. Non bisogna pentirsi di nulla nella vita. Tutti i passi che ho fatto nella mia carriera sono serviti a qualcosa, ho imparato, ho vinto in Italia, ho vinto nel Real Madrid e mi sono sentito importante. Ora ho di fronte la sfida di poter essere campione anche in Inghilterra: nessuno, al di fuori di pochi spagnoli, ci è riuscito. Questo è il mio obiettivo: vincere la Premier e entrare nella storia come spagnolo capace di vincere in tre paesi diversi".
Infine, il Mondiale di Russia 2018, in arrivo dopo un deludente europeo: "E' come qualsiasi cosa nel calcio: se sei stato eliminato, non hai fatto il massimo di ciò che potevi fare. In ogni caso, credo che se non avessimo affrontato l'Italia chissà cosa sarebbe potuto succedere...è comunque tutto parte del passato. Ora siamo super motivati. La Nazionale gioca molto bene e abbiamo molti giocatori con una voglia tremenda: alcuni non hanno giocato ancora un Mondiale, altri sì...c'è un mix molto positivo".