Monza, Galliani: "Darei la vita per la squadra. Acquisti? Tra zero e uno"

Adriano Galliani Monza

Dopo il pareggio per 2-2 contro l'Inter, il Monza si prepara a sfidare la Cremonese, match in programma sabato 14 gennaio alle ore 15:00. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'amministratore delegato del Monza Adriano Galliani ha parlato del campionato biancorosso fin qui.

 

 

Monza, le parole di Galliani

"Siamo contenti e soddisfatti di quanto fatto finora - ha esordito l'ad, dei punti fatti e di come stiamo giocando. Un percorso straordinario finora. Però non mi fate andare oltre, non leggo il futuro. E poi mancano 26 partite alla fine della stagione. Sì, 26: le 21 di campionato e le 5 di Coppa Italia. Abbiamo la Juventus giovedì prossimo, negli ottavi, vero. Ma come diceva mia nonna Dina, non si può mai sapere. Darei la vita per il Monza. Lo sport, il calcio, il lavoro, la passione: io con questa squadra vado oltre tutto questo".

 

 

Alla prossima di campionato il Monza affronterà la Cremonese di Ariedo Braida: "Un amico vero, un fratello direi. Pensi che quando ero ricoverato in ospedale a causa del Covid, chiamava la mia compagna Helga e la rassicurava dicendole “Non preoccuparti, non mi lascia vedovo”. Questo per capire il legame che abbiamo, frutto di 27 anni di convivenza professionale. E’ un grandissimo conoscitore di calcio Ariedo, da sempre. Pensi che fu lui a segnalarmi Marco Van Basten".

 

 

Sulla cavalcata dalla C alla A con il Monza e Berlusconi ha aggiunto: "Ricordo che all'inizio lo stadio era inagibile e che il centro sportivo aveva bisogno di una profonda ristrutturazione. Ho riempito il centro sportivo di frasi motivazionali, una su tutte: “Abbiamo impiegato 110 anni per andare in Serie A, non possiamo impiegare 12 mesi per tornare in Serie B”. Li martello, perché il calcio è anche questo. Come dice Berlusconi “misteri gaudiosi e misteri dolorosi”.

Chiosa finale sul segreto del Monza e il mercato invernale: "Il proprietario è brianzolo, l’a.d. di Monza e il capitano, Matteo Pessina, pure: le radici di questa squadra mi riportano al calcio romantico di tanti anni fa. E poi c’è Palladino che ci ha conquistati. Acquisti? Tra zero e uno (sorride, ndr)".

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