Montella: "Fiorentina? Nessuna chiamata. Pioli merita di restare"
Vincenzo Montella è fermo da quasi un anno, dall'esonero dello scorso 28 aprile quando sedeva sulla panchina del Siviglia. Nove partite senza vittoria, inclusa la pesante sconfitta per 5-0 in Coppa del Re con il Barcellona. Il tutto dopo l'esperienza negativa con il Milan. Insomma, adesso la voglia di ripartire è tanta. E chissà che non lo possa fare riprendendo in mano il proprio passato.
Che sia chiama Fiorentina. La sconfitta con il Frosinone ha reso meno solida la posizione di Pioli, con la società che si è presa 48 ore di tempo per riflettere sul futuro: "Stimo molto Stefano e credo che meriti di giocarsi la semifinale di Coppa Italia che si è conquistato sul campo con grandi prestazioni - ha spiegato Montella - mi fa piacere che si faccia il mio nome, a Firenze ho passati tre anni strepitosi. Abbiamo raggiunto tre quarti posti consecutivi, compreso una finale di Coppa Italia e una semifinale di Europa League. Ho solo grandi ricordi di una città meravigliosa".
Tuttavia la Fiorentina non si è fatta viva: "Non mi hanno cercato in queste ore - ha ribadito - a suo tempo ci siamo lasciati male, ci sono stati dei malintesi. Poi ho avuto modo di parlarne e di chiarire. Mi sono sempre comportato bene con la Fiorentina finchè sono stato sotto contratto. Non ho mai voluto incontrare nessun tesserato di altre società fino alla scadenza dell'accordo. Ci sono stati degli equivoci. Mi sono sempre comportato in maniera ineccepibile. Quando ho incontrato il Milan da allenatore della Sampdoria, per esempio, ho preteso un documento da parte del club che mi autorizzasse a farlo".
Chiosa finale su alcune offerte arrivate in quest'ultimo anno, come ad esempio quelle del Qatar: "Ma ci sono andato solo a fare un giro - ha scherzato Montella - in questo perdo ho avuto tantissime opportunità, ma nessuna mi ha convinto".