Inter, Milito: "A Madrid vittoria di gruppo, fortunato a fare doppietta"
Giornata di ricordi per Diego Milito, ospite assieme a Esteban Cambiasso a Casa Sky Sport per ricordare i grandi anni della sua carriera. Tema portante ovviamente l'anno di grazia 2010, in cui nello storico Triplete dell'Inter segnò in tutte le partite decisive per i rispettivi trofei. Ma indimenticabili sono rimaste le sue reti a Madrid nella finale di Champions contro il Bayern, una partita che lo immortala nella storia della competizione.
"Quando mi sono svegliato volevo essere tranquillo, era una partita speciale, era un’opportunità unica che non sapevo se mi sarebbe ricapitata, eravamo tutti consapevoli di poter vincere. Sono fortunato ad aver fatto due gol in finale, ma è stata la vittoria di un gruppo straordinario. Sono arrivato all’Inter al momento giusto, con un gruppo che aveva vinto già 4 scudetti di fila“.
Speciale anche il rapporto con chi a questo aggettivo ha accoppiato la sua carriera, José Mourinho, l'allenatore di quei successi. "Mourinho ci ha trasmesso tranquillità, era il nostro leader, sapeva come prenderci. Ricordo prima di andare allo stadio ci disse di goderci quella giornata perché non sapevamo se saremmo riusciti a viverla di nuovo. Ci disse che se avessimo giocato come squadra, sicuramente ci saremmo potuti giocare quella finale".
Fondamentale il portoghese nell'inserirlo in un grande gruppo, ultimo processo della maturazione di un bomber passato in fretta da realtà come Genoa e Saragozza a una big con l'aspirazione della Champions. "Josè per me è stato uno dei migliori allenatori che ho avuto in carriera per tanti motivi. Il primo è stato di arrivare in una squadra come l'Inter, poi mi ha dato la fiducia di inserirmi in quel gruppo e mi faceva giocare sempre. Sarò sempre grato a lui, non è solo un allenatore che comunicava bene ma ci ha lasciato tanti insegnamenti per ogni partita. In ogni gara mi ha lasciato un segno. E quell'anno in cui abbiamo vinto tutto è stato fondamentale".
Spazio anche per i ricordi di Genova, la sua prima tappa italiana, anzi europea. "Amo il Genoa e Genova, è la squadra che mi ha portato in Europa, è impossibile da dimenticare. Ho avuto tanti momenti con quella maglia, soprattutto dopo il ritorno dove ho giocato due derby sentitissimi in cui ho fatto 4 gol tra andata e ritorno".
Intervenuto a Casa Sky Sport anche il già citato Cambiasso, che ha raccontato così quei giorni. "La gente pensa che il giocatore debba essere caricato per forza, ma c’è una motivazione intrinseca dentro di noi, avevamo una voglia di far bene pazzesca. Avevamo superato tanti gradini per arrivare lì, la consapevolezza c’era, poi con Milito che si sveglia e fa doppietta in finale è più facile. Quando giocava al Genoa spesso veniva a vederci in Champions, il sapore di questa coppa lo conosceva già, poi ci ha fatto assaporare cose dove non eravamo arrivati".