Milan, Sassuolo, Torino e le altre panchine: il punto
Di Francesco, Mihajlovic, Sarri, Donadoni, Ventura. E non solo... Per capire il futuro di questi (e degli altri) allenatori di Serie A si dovrà attendere ancora oltre un mese. O forse meno. Otto giornate al termine del campionato, poi il momento dei bilanci, delle riflessioni e delle scelte. Tra le società che potrebbero anticipare i consueti colloqui di fine stagione c’è il Sassuolo; il club neroverde, infatti, intende valutare entro metà aprile il futuro della propria panchina, come ha confermato anche l’ad Carnevali. Eusebio Di Francesco, in Emilia dal 2012, è il più corteggiato dalle squadre di Serie A ma l’anno prossimo potrebbe ricominciare la stagione lì dove terminerà quella attuale. Il Sassuolo vuole iniziare a programmare il futuro prima della fine del campionato e entro metà aprile le parti si incontreranno per parlare proprio della prossima guida della squadra.
Di Francesco gradirebbe proseguire la sua avventura in neroverde e se con la società dovesse esserci un’intesa totale anche per i prossimi mesi (su uomini, investimenti e progetti futuri), l’allenatore ex Lecce potrebbe anche firmare un prolungamento di altri due anni di contratto con adeguamento. Un nuovo accordo con scadenza nel 2019, altri giovani su cui puntare e qualche nuova certezza per far crescere ancora una squadra che negli ultimi anni ha rappresentato un vero e proprio modello. Poche settimane ancora in attesa di un primo confronto, con la società che se dovesse rinunciare a lui, guarderebbe con attenzione ai profili di Stefano Pioli e Marco Giampaolo. Da escludere le strade che portano a Iachini e Inzaghi.
Dopo le parole del presidente Berlusconi, rilasciate nel tardo pomeriggio di ieri, rimane incerto anche il futuro della panchina del Milan. I contatti con lo stesso Di Francesco ci sono stati - la società emiliana ne è al corrente – e i rossoneri, attesi dalla finale di Coppa Italia contro la Juventus il prossimo 21 maggio, non prenderanno decisioni definitive prima del termine della stagione. Se si decidesse di cambiare ancora, Berlusconi sarebbe sempre tentato dall’idea di promuovere in prima squadra un allenatore “della casa” come Cristian Brocchi e il fatto di attendere fino a fine maggio potrebbe in ogni caso condizionare la scelta finale; il Sassuolo infatti, avrà già incontrato Di Francesco (nome che piace da tempo) e le parti potrebbero già aver iniziato a programmare l’annata 2016/2017, con una nuova firma sul contratto.
E se il rinnovo di Massimiliano Allegri è ormai soltanto una formalità (parola dell’ad Marotta), dall’altra parte di Torino Giampiero Ventura potrebbe lasciare la sua attuale squadra. Nonostante il rinnovo biennale firmato qualche mese fa, dopo cinque stagioni la sua storia con la società di Urbano Cairo potrebbe terminare e se i granata dovessero cambiare il sogno sarebbe Sinisa Mihajlovic. Il Toro aveva già avviato i primi contatti un anno fa, prima che Ventura decidesse di restare e che l’allenatore serbo firmasse per il Milan; altri profili valutati sono quelli di Di Francesco, Gasperini e Mazzarri – ma solo se accettasse di abbassare le sue pretese economiche. Pioli, il ritorno di Stellone e Stramaccioni altre possibili idee, al momento un passo indietro rispetto agli altri.
Dal canto suo, Ventura piace alla Lazio, mentre se il Genoa dovesse cambiare potrebbe puntare su uno tra Ivan Juric – in rossoblù per quattro stagioni da calciatore e già allenatore della Primavera nel 2013 – o Massimo Oddo, che ha già allenato gli Allievi Regionali del Genoa e che attualmente è 10° con il suo Pescara in Serie B. Non solo il Torino su Gasperini però, perché anche l’Atalanta – e Sartori in particolare - lo segue da vicino. I nerazzurri, inoltre, monitorano anche le situazioni di Pioli, Maran, Ventura e Stramaccioni. Quest’ultimo attende maggiori certezze sul suo futuro e in settimana l’avvocato Bozzo volerà ad Atene per discutere della clausola rescissoria di 500 mila euro che lega il suo assistito al Panathinaikos. Intanto i primi approcci del Torino ci sono già stati e se l’ex Inter (che ha ottimi rapporti con la tifoseria greca) decidesse di fare ritorno in Italia le opportunità non gli mancherebbero.
Capitolo Bologna: dopo le voci circolate riguardo un possibile futuro di Roberto Donadoni sulla panchina della Nazione dopo l’addio di Conte, la società rossoblù ha incontrato l’allenatore, che ha un contratto fino al 2018. La volontà delle parti è quella di proseguire insieme, come ribadito anche dal presidente Joey Saputo al termine dell’appuntamento dello scorso 21 marzo. Infine, presto sarà tempo di incontri anche in casa Napoli, per discutere il futuro di Maurizio Sarri; la scadenza per l’opzione di rinnovo che legherebbe l’allenatore al club azzurro per un’altra stagione è fissata al termine del mese di maggio, con De Laurentiis e lo stesso Sarri che potranno approfondire i discorsi iniziati al termine della gara vinta contro il Genoa al termine del campionato.
Il presidente intende esercitare l’opzione e se si dovesse raggiungere un accordo, l’intesa verrebbe firmata anche in anticipo rispetto alla data fissata all’inizio della scorsa stagione. Da Torino e Genova a Bergamo e Napoli, con Di Francesco al centro dell’interesse e il Milan che continua a riflettere e valutare. Il “domino panchine” inizierà molto presto, ancora prima di conoscere i verdetti del campo.
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