Milan, ecco il Rio Ave: una mini-finale per conquistare i gironi

Ritorno al passato. Il 1 ottobre a Villa do Conde il Rio Ave affronta il Milan: spareggio per conquistare i gironi di Europa League. Per due giocatori dei portoghesi sarà come tornare indietro nel tempo. Il primo è Lucas Piazon. Oggi l’attaccante brasiliano vuole ritagliarsi un ruolo da protagonista in Portogallo. In Serie A nel 2019 ha fallito: solo 4 presenze con il Chievo da febbraio a maggio. Talento carioca classe ‘94 mai sbocciato, nonostante la fiducia del Chelsea che a 18 anni lo ha acquistato dal San Paolo. Doveva essere il nuovo Kakà, ci sta ancora lavorando.

L’altro è Said Ahmed Said, attaccante ghanese classe ’93. In Italia ha iniziato a giocare a calcio. Nelle giovanili ha vestito le maglie di Inter, Chievo e Genoa. Con i rossoblù ha anche esordito in A nel 2012. Aveva 19 anni ed è sceso in campo in 5 occasioni. Poi i prestiti al Monza e al Mantova, dove ha imparato da Ivan Juric, prima delle nuove esperienze all’estero. Ritroverà un pezzo della sua gioventù.

Il Rio Ave, come il Milan, finora ha disputato una sola partita di campionato. Nessun vantaggio di condizione fisica, come è successo con i norvegesi del Bodø/Glimt. Durante il suo cammino europeo la squadra di Mario Silva ha superato i timidi bosniaci del Borac Banja Luka per 2-0 e per ultimo il Besiktas. Non una sfida facile con i turchi, risolta soltanto ai rigori. Il portiere Kieszk si è preso la scena parando il penalty di Larin. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1: in gol per i portoghesi Bruno Moreira. Quello che è in casa Rio Ave ha il compito di pungere le difese avversarie. Punta centrale d’esperienza, è un classe ’87, in Portogallo ha cambiato tante maglie. È arrivato fino in Thailandia con il Buriram United nel 2017, ma da due anni ha sposato la causa Rio.

L’assist a Moreira gliel’ha servito Carlos Mané, ala destra di qualità scuola Sporting. Sulla corsia corre veloce e serve cross pericolosi in mezzo all’area. Da cerchiare in rosso sulla lavagnetta di Pioli.

La fascia da capitano ce l’ha stretta al braccio il 36enne Tarantini. Filtro di metà campo nel 4-2-3-1 di Mario Silva, che sa anche sfruttare gli spazi e inserirsi: per lui un gol nelle qualificazioni di Europa League. In difesa comandano i due centrali Borevkovic e Santos, ma non spaventano. Una pedina importante è Ryotaro Meshino, giapponese classe ’98 arrivato in prestito dal Manchester City. In Liga ha segnato all’esordio. Ha tecnica e rapidità, va tenuto d’occhio.

Un’arma a disposizione di Pioli? La pressione alta. I difensori del Rio Ave vanno spesso in difficoltà in fase di impostazione se subiscono un pressing deciso. Lanciano lungo e poi scambiano veloce in fase offensiva. Le disattenzioni della retroguardia portoghese vanno sfruttate al meglio. Giovedì 1 ottobre si torna in campo. Per il Milan una mini-finale per conquistare l’accesso ai gironi di Europa League.

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