Milan, Morata: "Voglio portare la seconda stella"

Alvaro Morata è entrato finalmente nel mondo Milan. L'attaccante e capitano della Spagna, reduce dalla vittoria di Euro2024, ha rilasciato le prime dichiarazioni da attaccante rossonero nella conferenza stampa di presentazione.

 Le dichiarazioni di Morata in conferenza stampa

"Avevo diverse possibilità di tornare in Italia in questi anni, ma appena Zlatan miha chiamato, poi ho parlato coi dirigenti e l'allenatore, non ho pensato più a niente".  Così ha esordito Alvaro Morata da giocatore del Milan: "Difficile trovare una società con questa organizzazione, non vedo l'ora di scendere in campo. Non posso promettere titoli, ma prometto che correrò come un cane anche per pressare. Voglio essere un leader per spingere anche gli altri al massimo".

 

 Morata si è concentrato sugli obiettivi personali: "Vincere, non mi interessa fare 50 o 60 gol. Quando sono entrato a Milanello ho sentito l'aria che si respira, io posso solo fare meglio rispetto al passato. Se sono qua è perché voglio portare la seconda stella, aiutare questa società a fare ancora più la storia. Sono gli ultimi anni della mia carriera, ma anche i migliori perché sono arrivato alla maturità". Quindi, sul suo stato di forma: "Sono la migliore versione di me stesso: sono molto contento e felice".

 

 Morata ha quindi parlato del suo allenatore, Fonseca: "Con il mister ho parlato diverse volte, anche a lungo. Non servivano tante info in più per prendere la decisione. La sua idea è molto simile a quella che piace a me e in cui so che posso dare il meglio". E infine su Camarda, talento del Milan: "Ho guardato partite sue: ha fatto molti più gol rispetto a quando ero io nelle giovanili del Real. Voglio solo aiutarlo, farlo crescere: sarà il futuro, o forse il presente. Magari faccio panchina per lui. Voglio solo aiutare i ragazzi: sono uno che scherza con i giovani ma anche che si arrabbia se non fanno le cose bene".

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