Maldini: "Milan da scudetto? Non posso dirlo. Calabria è diventato importante"
Inizia con una cattiva notizia per il Milan la sfida con il Verona: Romagnoli ha accusato un problema fisico, al suo posto giocherà Gabbia: “È normale che dopo un’inattività così lunga giocare ogni tre giorni può portare qualche guaio fisico. Non ci possiamo però lamentare degli uomini a disposizione perché manca solo Musacchio”. Così Paolo Maldini ha commentato ai microfoni di Sky l’esclusione iniziale del difensore rossonero.
La sconfitta in Europa League ha rappresentato per il Milan la prima stagionale: “So che qualche partita la perderemo – ha ribadito il direttore dell’area tecnica - ma quello che mi auguro è che il Milan giochi con coraggio. La partita di giovedì ci deve far pensare ma non far tornare indietro”.
Dopo la sconfitta con il Lille Ibra è apparso contrariato, ma Maldini ridimensiona la reazione dell’attaccante: “È normale avere quelle motivazioni, se lo sei a 25 lo sei anche a 39. È la grande motivazione che ti eleva a quell’età. Il suo gesto può essere interpretato in diversi modi, anche uno sfogo sulla sua prestazione. In quel momento c’è anche un po’ di frustrazione personale e per non aver ottenuto un risultato positivo”.
“Calabria? È diventato un giocatore importante, l’anno scorso ha sofferto alcune situazioni ma io ho sempre creduto in lui”. Spiega Maldini, che in conclusione risponde a chi gli chiede se il Milan sia da scudetto: “Non posso dirlo. Se a fine anno non vincessimo lo scudetto non sarei deluso, lo sarei se non facessimo il massimo”.