Perché il Var non ha fermato il gol di Leao: l’analisi di Calvarese
Il Milan ha battuto il Lecce, blindando il secondo posto in campionato e preparandosi, nel migliore dei modi, all'andata dell'euro-derby contro la Roma di UEFA Europa League. Nonostante il 3-0 finale, un episodio ha scatenato attimi di tensione, la terza rete rossonera segnata da Rafael Leao.
I giocatori giallorossi hanno chiesto spiegazioni all'arbitro Massimi, mentre sugli spalti il presidente Sticchi Damiani e l'amministratore delegato Menucci hanno applaudito in maniera ironica nei confronti del direttore di gara (Qui la notizia). Il motivo della protesta? L'azione del gol rossonero è partita con Pontus Almqvist a terra nell'area del Milan. Ecco la ricostruzione di Gianpaolo Calvarese.
Contatto Theo-Almqvist e rete di Leao, la spiegazione di Gianpaolo Calvarese
L'arbitro Massimi commette un grave errore sul gol segnato da Rafael Leao. Infatti, l'arbitro avrebbe dovuto interrompere subito il gioco perché Pontus Almqvist prende una ginocchiata alla testa da una ginocchiata involontaria di Theo Hernandez. L'incolumintà dei calciatori è la cosa più importante in campo.
L'arbitro Luca Massimi avrebbe dovuto interrompere il gioco e accertarsi delle condizioni dell'attaccante del Lecce, che è stato colpito alla testa in maniera fortuita da una ginocchiata di Theo Hernandez. Non solo l'arbitro, ma anche l'intera squadra arbitrale non è intervenuta per interrompere il gioco. È un altro errore.
In questo caso il Var sarebbe potuto intervenire? La spiegazione
Nel caso del gol di Rafale Leao, il Var è tagliato fuori. Il contatto tra Theo Hernandez e Pontus Almqvist, avvenuto nell'area di rigore del Milan, non è un fallo di gioco, ma un semplice contatto ritenuto - giustamente - regolare. Da protocollo, il Var non può intervenire per questi contatti mentre lo avrebbe potuto fare in caso di fallo da calcio di rigore.