Perché Pulisic è ciò che mancava al Milan
Tre gol e tre punti. Vanno in coppia reti e vittorie quando Pulisic segna. L’americano è già diventato più di un fattore per Pioli e il Milan ha avuto la conferma di aver trovato simmetria in campo.
Perché se l’anno scorso le fiammate arrivavano solo a sinistra con Leao - anche oggi certezza con due assist - ora si specchia anche a destra. In sette partite l’americano ha già mostrato perché il Milan lo ha inseguito e preso con convinzione dal Chelsea, a una base di 20 milioni, prezzo di saldo viste le caratteristiche. Mai era partito così bene.
Milan-Lazio 2-0, il protagonista è Christian Pulisic
Perché Pulisic ha 25 anni ed è alla nona stagione tra i professionisti. Tutte in top club. Dai primi segnali di Dortmund alla Champions League con il Chelsea, prima di calare come poi tutti i Blues. E a Milano ha cercato rilancio, forte anche della fiducia che il connazionale Cardinale ha riposto in lui credendoci. Sulle qualità nessun dubbio, l’incognita è, semmai, la tenuta fisica non sempre brillante nelle ultime stagioni. Mai era partito così bene, né in Germania né in Inghilterra. Il record personale è di nove gol in campionato (2019/20) e a tre in sette partite è sulla buona strada. Già dal precampionato ha dato segnali, scattando subito quando si è cominciato a fare sul serio. Gol a Bologna, gol con il Torino prima del passaggio a vuoto nel derby. Pioli lo ha saputo gestire con intelligenza facendolo rifiatare negli infrasettimanali con Newcastle e Cagliari, in cui si è ripresentato con un assist.
La stessa intelligenza che Pulisic mostra in campo. La capacità di leggere il gioco e saper variare. Cioè, capire quando affondare sulla fascia o convergere al centro, tutti i gol sono arrivati così. Ma anche la lettura tattica di fraseggiare con i compagni e cercare le sponde di Giroud. Ma soprattutto l’abilità di lasciare spazio alla gamba di Musah e Florenzi in alternanza venendo a cucire il gioco al centro. Presto per parlare di scommessa vinta, ma sicuramente l’avvio di stagione è positivo. Oggi il Milan se l’è coccolato per la prima volta in un big match e Pioli spera sia già di nuovo decisivo in palcoscenici importanti. Mercoledì c’è il Borussia, partita da ex, e tra forma e sentimento per una partita speciale contro chi l’ha portato in Europa, Pulisic può affermarsi come pilastro del Milan. Per continuare l’equazione: gol uguale vittoria.
A cura di Niccolò Severini