Alexander-Arnold, Ancelotti e il Milan: chi è Alex Jimenez

Dubbi, sogni e speranze affollano la mente di Alex Jimenez, terzino destro classe 2005 del Milan Primavera. Acquistato nell'ultima sessione di calciomercato dal Real Madrid - con la formula del prestito e diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) e controriscatto da parte dei Blancos - il calciatore spagnolo è stata una delle carte a sorpresa di Pioli per la Coppa Italia, visti gli infortuni che hanno colpito la difesa dei rossoneri. E sempre per il forfait di Florenzi, è arrivato anche il debutto in Serie A contro l'Empoli. 

Le giovanili nella cantera dei Blancos

"Jime" è considerato uno dei maggior talenti della sua generazione. Dieci anni trascorsi nella cantera del Real Madrid ripercorrendo le orme del suo idolo madridista, Daniel Carvajal. L'ispirazione, oggi, arriva da Liverpool, sotto il nome di Trent Alexander-Arnold sinonimo e manifesto del calciatore moderno. Carlo Ancelotti sa di avere tra le mani un grande potenziale e non vuole sprecarlo: complice qualche infortunio di troppo, però, Jimenez non trova lo spazio che l'allenatore italiano avrebbe voluto concedergli. 

La convocazione in prima squadra

In settimana si allena a Milanello, il weekend corre sulla fascia destra del centro sportivo Vismara. I rossoneri seguivano il terzino spagnolo dal 2021: oggetto di desiderio, oggi sta stupendo tutti con la Primavera di Ignazio Abate. Tra campionato e Youth League sono già tredici le presenze: un impatto significativo che non è passato inosservato alla dirigenza e a Stefano Pioli. Lo scorso ottobre, infatti, il nome di Jimenez appare per la prima volta nella distinta di Milan-Juventus. 

Allenarsi e crescere con le aspettative di dover diventare per forza il nuovo qualcuno. Considerato il "nuovo" Theo per il percorso analogo ma non per caratteristiche - dato che agisce sulla fascia opposta - Jimenez sa che prima o poi il momento di dimostrare il proprio valore arriverà, senza troppe pressioni. Davanti ai 75.000 di San Siro, indossando una maglia che non è per tutti. Spinto dalla fame e dalla voglia di trasformare l'emozione della prima volta in consuetudine, per una carriera nel mondo dei grandi che sta per cominciare. L'occasione è arrivata in Coppa Italia, contro il Cagliari.

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