Milan, Gattuso: “Bakayoko? Non porto rancore. Non è una stagione deludente”
Tre finali alle porte per tentare, fino in fondo, di raggiungere l'obiettivo qualificazione in Champions, partendo dalla trasferta di Firenze per provare a dare continuità di vittorie dopo il ritorno al successo contro il Bologna.
Il Milan di Rino Gattuso è pronto ad affrontare domani, nell'anticipo delle 20.30, la Fiorentina dell'ex Vincenzo Montella, reduce da un più che complesso momento vissuto e da undici gare di campionato consecutive senza successi: sfida che l'allenatore rossonero, intervenuto oggi in conferenza stampa a Milanello, ha presentato così.
“Biglia è convocato ma non è a disposizione”, le parole di Gattuso sulle condizioni dell'argentino. “Giusto che stia comunque con la squadra. Paquetá sta lavorando in gruppo, Çalhanoglu è a disposizione e si è allenato bene”.
Al Franchi, il Milan si gioca le ultime carte per la corsa Champions. Sperando in buone notizie dagli altri campi. “Il risultato di Atalanta-Genoa? I rossoblù si stanno giocando qualcosa di importante ancora, in questi anni abbiamo visto che tutti non regalano niente: la Fiorentina non vince da tanto tempo, ma guardandola e studiandola crea grandi pericoli. Domani c’è da fare una grandissima partita a livello mentale, fisico, tecnico: ti possono creare sempre problemi”.
Dando continuità alla prova di lunedì. “La cosa che mi dispiace di più è che la vittoria contro il Bologna sia passata in secondo piano, si è parlato di più dell’episodio Bakayoko: ce la siamo cercata anche noi, ma ho visto una squadra che si è allenata bene. Domani se facciamo le cose come sappiamo, potremo mettere anche noi in difficoltà gli avversari”.
“La nostra forza è stata questa in questa stagione”, continua l'allenatore del Milan. “Avere giocatori che hanno saputo fare risultati incredibili (Abate, Zapata, Borini). In tanti la fanno passare come una stagione deludente, ma all'inizio nessuno ci avrebbe creduto. La mia squadra in grado di vincere le prossime 3 partite? Noi ci proviamo e dobbiamo farci trovare pronti su questo aspetto, poi ce la possiamo giocare con tutti”.
Un commento invece sul delicato momento di Piatek. “Deve stare tranquillo, mettere a disposizione della squadra la sua rabbia: normale a volte che a livello mentale si possa pagare qualcosa. L’importante è pensare di vincere le partite. Montella? Devo pensare alla partita del Milan: rispetto Montella e il suo lavoro, allena da tantissimi anni”.
“Voglio rivedere la voglia in campo di saper soffrire: pur non giocando bene, contro il Bologna abbiamo creato di più. E non era una squadra facile da affrontare: voglio vedere quello spirito, quella voglia di saper soffrire e stare in campo senza timore. Dopo la partita di domani strada in discesa? No. Avremo il Frosinone, e non è mai facile affrontare squadre che si chiudono: ora pensiamo alla Fiorentina, non c’è mai nulla di facile. Il mio futuro? Voi continuate a scrivere: io so cosa mi dico con i dirigenti, il problema non me lo sono mai creato”.
Ancora sulle scintille in campo con il centrocampista francese. “La coerenza è la cosa più importante: con Bakayoko c’è stato un confronto e ci siamo guardati negli occhi, al primo posto c’è sempre il club. Tutto ciò che è successo non mi ha portato ad avere rancore, e neppure ai miei giocatori. Se i giocatori hanno messo il Milan davanti a tutto? Ci metto la mano sul fuoco. Questa squadra nei momenti di difficoltà è sempre venuta fuori: non so cosa abbiamo in più delle altre, sicuramente abbiamo voglia e ce la metteremo tutta. Ce la vogliamo giocare con grande serenità”.
Il futuro di Abate e Zapata infine, in scadenza si contratto: “È un problema societario, io devo solo pensare a mettere in campo la squadra. Se devo giudicare come vivono lo spogliatoio, dico che non hanno mai mollato di una virgola. Io ho solo parole positive per la loro professionalità, ma le questioni contrattuali dipendono dalla società. Alla società piace lavorare con i giovani, poi vedremo. Qualcosa fino all'ultimo giorno può sicuramente cambiare”.
E sulle parole di Scaroni, infine: “Dobbiamo far sentire la fiducia a tutti i calciatori, non dobbiamo fargli mancare nulla per farli rendere al massimo. Non ho bisogno di essere sempre accarezzato, a me le carezze non piacciono, anche quando me le fa mia moglie. Mi piace quando c'è l'aria tesa, se c'è “bordello” mi sento a mio agio. Quello che scrivete su di me passa in secondo piano, devo riuscire a fare più punti possibili”, ha concluso Gattuso.