Il Milan non muore mai! Con la Fiorentina decide un autogol al 91’
L’ultima partita dell’anno a San Siro può essere riassunta in due abbracci. Il primo è stato tra Pioli e i suoi ragazzi al centro del campo, prima della partita. Stretti, uniti, da squadra vera. Come lo sono stati forse più di ogni altro gruppo nell’ultimo anno e mezzo. Il secondo invece è un regalo di San Siro, che con una sciarpata durata diversi minuti, ha trovato il modo migliore per dire grazie.
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Milan-Fiorentina, i rossoneri vincono grazie all'autogol di Milenkovic
Poi ce n'è stata una terza, meno chiara e più nascosta. Pioli che dopo aver vinto al 91’ in piena emergenza, guarda la curva da solo. Sorride e applaude, in disparte. Come a dire “Grazie di non averci mai lasciati soli ”. Anche oggi in cui niente è andato per il verso giusto, loro erano lì, sempre in 70mila. Fattore di questa prima parte di stagione. Il Milan ha reagito ancora una volta da grande squadra, strappando tre punti al fotofinish con un autogol di Milenkovic e senza meritare fino in fondo. Ma quello che contava era vincere. Chiaro è che la sosta sarà fondamentale per rimettersi in sesto e tornare a correre.
In queste ultime settimane a Milano si solo abbassate le temperature. A fare eccezione è stata solo la sponda rossonera della città. La squadra di Pioli infatti ha chiuso il 2022 a - 8 dal Napoli capolista, con due punti in meno dello scorso anno. Trentatré rispetto ai trentacinque del 2021-22. Una distanza che non sarà facile da colmare, anche se da gennaio in poi sarà un altro campionato. Stasera però bisogna premiare il carattere. Per quanto riguarda la ripresa, tanto dipenderà dal Mondiale. Ora si andrà al caldo - tra Qatar e vacanze - chissà che non faccia bene. Quel che è certo è che bisognerà recuperare gli infortunati e cambiare marcia.
Leao con il gol di oggi - segnato al minuto 2 infilando Terracciano sul palo piu lontano - è diventato uno degli unici quattro giocatori nella storia del Milan ad aver segnato più di cinque reti in almeno quattro stagioni di fila in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria, prima di lui solo Weah, Kakà e Pato. Quello del secondo minuto è stato però l’unico vero guizzo di una partita complicata, fatta di poche luci e parecchie ombre. Ma non solo per lui. È infatti difficile oggi trovare note liete nel Milan di Pioli. Si salva però il risultato, vitale per la classifica e riportarsi a -8 dalla banda di Spalletti. Oltre allo spirito di una squadra che non molla mai e che ha dimostrato di saper uscire da ogni situazione. L’acceleratore c’è, è lì a portata di mano ed è nelle corde della squadra premerlo e partire a tutto gas. Bisognerà solo spingere. Magari con le idee un po’ più chiare.
Per Pioli sara poi fondamentale ritrovare alcune certezze, magari con l’aiuto (finora mancato) degli acquisti fatti sul mercato Da Origi a De Ketelaere. Il primo oggi è subentrato senza incidere, il secondo è stato in panchina per 90’. Cercasi fiducia. È necessario che salgano in fretta a bordo per non restare a piedi quando la macchina di Pioli riprenderà a correre. Il Milan ha bisogno di loro.