L'accoglienza di San Siro per il Milan e Camarda

Il Milan torna dalla sosta con l’obbligo di invertire diametralmente quello che è stato lo scorcio di campionato tra le due pause precedenti. Di ritorno dalle nazionali il Milan ha sempre perso e un altro passo falso non è permesso.

 

 

Anche perché nelle ultime due a San Siro i rossoneri hanno perso senza segnare. Lo sa il pubblico che nonostante il periodo ha scelto di non contestare la squadra, anzi di spingerla per rialzarsi. All’ingresso per il riscaldamento applausi, boati e cori per accogliere gli uomini di Pioli e tornare a un successo che in campionato manca da oltre un mese (7 ottobre a Genova) e in casa da quasi un mese e mezzo (30 settembre contro la Lazio).

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Ma è anche la partita che potrebbe segnare la storia del più giovane esordiente in Serie A: dovesse scendere in campo Francesco Camarda segnerebbe il nuovo record con 15 anni, 8 mesi e 15 giorni. I suoi primi passi sul prato di San Siro per scaldarsi con i compagni sono stati quasi timidi con lo sguardo emozionato, quasi spaesato e ha cominciato a seguire i compagni per il lavoro atletico prima di cominciare a palleggiare con il gruppo dei giocatori che parte dalla panchina. Ma si è tolto la soddisfazione di ricevere un coro di sostegno dalla curva che cantava il suo nome e salutato con un boato alla lettura delle formazioni. È in distinta con il numreo 73, curiosità: lo stesso che indossava Locatelli quando ha esordito con il Milan.

 

 

Durante il riscaldamento lo stadio intero, a tifoserie unite, ha risposto con un grande applauso all’appello dello speaker per ricordare Davide Astori. Oggi vengono raccolti fondi fuori dallo stadio per riqualificare il campo multisport nel municipio 9 di  Milano per essere a disposizione di ragazzi in un'area caratterizzata da carenza di strutture sportive. In precedenza, anche un lungo applauso per ricordare Giulia Cecchettin e tutte le altre vittime di femminicidio nella giornata contro la violenza sulle donne. Proiettato anche sui maxischermi un video girato con i giocatori del Milan per sensibilizzare sul tema e gridare insieme "basta".

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