Milan, Pioli: "La svolta della stagione? L'eliminazione con la Juve"
Prosegue il momento meraviglioso del Milan, che travolge 5-1 il Bologna a San Siro (la rabbia di Mihajlovic dopo la gara) e si porta momentaneamente al sesto posto della classifica, rafforzando ulteriormente la propria posizione in zona Europa League.
6 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 8 partite che non possono che far contento Stefano Pioli, intervenuto nel post partita ai microfoni di Dazn: "Siamo una squadra che si diverte e questo traspare da ogni momento nel quale stiamo insieme, che siano partite o allenamenti. Abbiamo giocato una grande partita contro il Bologna, bisogna essere molto soddisfatti di quello che abbiamo fatto, ma non abbiamo ancora centrato il nostro obiettivo".
Ancora una volta protagonista Zlatan Ibrahimovic, che però non è riuscito ad andare a segno, dopo aver festeggiato in settimana le 100 presenze in rossonero. Sostituito al minuto 62, l'attaccante svedese ha avuto un piccolo scambio di opinioni con l'allenatore, al momento del rientro in panchina: "Non ho capito cosa abbia detto Ibra, ma è normale. Devo gestirlo, stiamo giocando ogni tre giorni e viene da un infortunio. E' un punto di riferimento importante per la squadra, ma ho bisogno che tutti stiano bene". Un altro uomo fondamentale della rinascita rossonera è Franck Kessiè. Pioli ne parla così: "Kessiè è un centrocampista moderno, che fa bene entrambe le fasi e sta vivendo un momento psicofisico eccellente. Vedo in lui una grande presenza mentale e sta diventando un punto di riferimento importante anche per i compagni. E' sempre presente nella partita e sta facendo prestazioni di alto livello anche sotto il profilo tecnico".
Pioli analizza poi il momento della propria squadra, riconoscendo un ottimo stato di forma, frutto però di una condizione psicologica migliore rispetto a prima: "Sicuramente abbiamo lavorato bene durante la sosta, ma è la testa che comanda il resto del corpo. Siamo convinti di quello che facciamo e stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro che dura da un anno. Il nostro limite era quello di non riuscire mai a battere le squadre che stavano davanti a noi, le vittorie contro Roma, Lazio e Juventus ci hanno aiutato dal punto di vista psicologico".
Infine, l'allenatore rossonero ha individuato un momento preciso, nel quale la stagione del Milan è cambiata. E, insolitamente, si tratta di una sconfitta: "La partita che ci ha dato la svolta è stata quella in Coppa Italia contro la Juventus. Anche se siamo stato eliminati, giocare in 11 contro 10 alla pari contro la Juventus ci ha fatto capire che potevamo giocarcela con tutti. E' stata una tappa dolorosa, ma da quella sconfitta abbiamo portato a casa degli insegnamenti ed è stata fondamentale per noi".
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