Milan, Gattuso: "Non mi fido dell’Atalanta. Higuaín per me è il più forte"
Reduce dalla vittoria in Europa League sul Dudelange, il Milan si prepara ad affrontare l'Atalanta. Entrambe le squadre hanno bisogno di vincere, dopo le ultime uscite in Serie A che non hanno soddisfatto le attese. Gennaro Gattuso ha presentato così la partita di domani in conferenza stampa.
Sulla gara di Europa League: "Prima della partita con il Dudelange ero preoccupato, l’avevo detto: è vero che hanno un budget piccolo, ma ha battuto Legia Varsavia e Cluj che sono nelle parti alte delle rispettive classifiche in campionato. Quando si cambia tanto non è facile, con 9/11 della formazione rivoluzionata: sicuramente potevamo fare meglio, più passa il tempo in gara e si fa dura, ma abbiamo vinto e questo contava. Non si può pensare di vincere le partite 5-0. Ciò insegna che le partite vadano giocate: quando si vuole lavorare di reparto serve anche vedere le facce dei calciatori. Venivamo da 10 giorni in cui non abbiamo lavorato in maniera completa a livello di gruppo, dobbiamo lavorare sui benefici che possiamo avere. L’errore più grande è stato l’inizio a Cagliari, abbiamo subito la profondità di Pavoletti. Non hanno funzionato il reparto di centrocampo e di difesa. È difficile fare due squadre, una di campionato e di Europa League: abbiamo deciso di fare dei lavori specifici con i giocatori, Vogliamo far 3-4 partite e far riposare i calciatori. Montolivo? È una scelta, non vado né a simpatia né ad antipatia: le mie scelte le faccio con un criterio, se poi non arrivano risultati la colpa è mia".
Sull'Atalanta: "È diventata una squadra rognosa, bisogna fare una grandissima partita per tenere botta ed evitare di andare in difficoltà: stanno perdendo tante partite di fila e non succedeva da tempo, dobbiamo fare una grande partita per vincere. Loro vorranno riscattarsi. Non mi fido dell’Atalanta e di Gasperini, che sa tirare il meglio fuori dai suoi giocatori: sembra che scelgano i giocatori con lo stampino e che giochino insieme da una vita anche i nuovi arrivati. Non ti fanno respirare, hanno i loro pregi e i loro difetti: dovremo fare bene tecnicamente e tatticamente".
Sul turnover svolto col Dudelange: "Il fatto di aver cambiato tanto in Lussemburgo è perché credo fortemente nei miei giocatori: abbiamo giocatori importanti, si allenano con grande intensità. Bakayoko, Borini, Castillejo ad esempio possono giocare dal 1’. Bakayoko contro il Dudelange ha fatto una buona prestazione: mi aspetto qualche inserimento in più da lui Caldara dal 1’? Perché no? L’altro giorno ha fatto una buona partita. Forse a volte sono troppo esigente anche io nei suoi confronti, sapete che grande professionalità ha e ci può dare una grandissima mano. Bertolacci? Può fare molto meglio, non è facile, era la prima partita: ma sono contento per come sta in gruppo e si mette a disposizione. Musacchio sta bene, ieri ha lavorato con la squadra ed è a disposizione. Reina? Ha fatto bene in coppa, sono contento anche di Donnarumma: in campionato andiamo avanti con lui. Sono contento anche di Laxalt, ha grande velocità e riesce a ribaltare bene l’azione. Può partire titolare anche domani: ha caratteristiche importanti e può giocare tutte le partite e star fuori tutte le partite, come per tutti".
Sul reparto offensivo: "Calhanoglu? Ha sbagliato una partita con il Cagliari, ma con la Roma ha giocato per 75’ a grandissimi livelli. Negli ultimi 25 metri Higuain va cercato subito, se ricamiamo troppo Gonzalo si scoccia e viene a giocare fuori dall’area: dobbiamo migliorare in questo. Quello che stiamo chiedendo a Gonzalo è che è giusto venga a palleggiare e dare una mano, ma è più giusto vada a giocare e lavorare sui due centrali difensivi. Più decisivo Higuaín o Ronaldo? Per me Higuaín in questo momento è il giocatore più forte al mondo, dobbiamo sfruttarlo al massimo: è un campione che si deve mettere a disposizione della squadra come sta facendo. Spero di averlo sempre a disposizione, ancora santo non sono…lui vuole giocare perché gli piace far gol, spero sarà sempre a disposizione Da Suso mi aspetto che tiri in porta, dalla sua mattonella ha un tiro importante: da lui mi aspetto qualche attacco porta in più. Mi aspetto che entri dentro l’area di più: non sta giocando in questa stagione tanto palla al piede, a volte attacca la profondità. A volte è il primo che soffre per non trovare il gol, spero ci riesca e dobbiamo riuscire a fargli trovare il gol, continuando così. Cutrone ha grande voglia di rientrare e vuole sempre provare: la caviglia gli dà ancora fastidio, dobbiamo capire che ci sono dei tempi, non è una cosa gravissima e oggi proviamo di nuovo per assecondare anche la sua voglia. Davanti abbiamo bisogno di qualcosa in più: Borini sta giocando esterno ma può fare l’attaccante, Cutrone ha caratteristiche diverse rispetto a lui e Higuain ma non mi creo problemi per il fatto che non ci siano attaccanti. Suso deve conoscere Higuaín e viceversa: cose che si fanno in allenamento e nella sessione video".
Su un possibile cambio modulo: "Bisogna lavorarci. Quando si ha la sosta la sfortuna è essere in pochi, ma abbiamo sicuramente caratteristiche per farli".
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