Mihajlovic-Torino, il sì un anno dopo: quei contatti un'estate fa prima del Milan (e del rinnovo di Ventura)

Torino, e il Toro, Sinisa Mihajlovic li aveva sfiorati un anno fa. Questione di incroci che diventano sliding doors del mercato. Inizio dell’estate scorsa, Miha che se ne va dalla Sampdoria e Ventura che ancora non ha rinnovato col Torino. Sono giorni di idee, riflessioni, pensieri. Giorni in cui il Toro pensa seriamente a Sinisa Mihajlovic perché il rinnovo di Ventura è a rischio, giorni in cui il club granata ci prova anche: il serbo fu uno dei primi sondati in caso di separazione con l’allenatore, contatti concreti e strade davvero vicine. Poi Ventura rinnovò col Torino e Mihajlovic disse sì al Milan: le due strade, quella del serbo e quella dei granata, si allontanarono dopo essersi quasi incrociate. Il resto è storia di una stagione che Ventura ha chiuso sulla panchina del Toro e che Mihajlovic ha terminato con la rescissione del contratto che lo legava al Milan. L’esonero, l’attesa, l’ufficialità. E di nuovo il Torino, un amore che è tornato in fretta: i granata ci hanno riprovato, Mihajlovic ha detto subito sì. Sì al Torino, sì a raccogliere l’eredità di un Ventura che ha salutato club e tifosi dopo aver riportato, in questi anni, il Toro anche in Europa. Ambizione di un club che vuole continuare a crescere e che ha scelto Miha per farlo: con sé non più Sakic, compagno di avventura al Milan, ma Attilio Lombardo. Con sé ovviamente il collaboratore De Leo, l’uomo che Sinisa si porta dietro dai tempi della Nazionale serba. Insieme anche al Torino, storia di una sliding door che è tornata ad aprirsi. Da quel rinnovo di Ventura l'estate scorsa al tweet di oggi per Mihajlovic: il Toro e Miha, un anno dopo finalmente il sì.

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