Mignani: "Cesena piazza diversa. Bari? L'esonero ha fatto male"

"Nel nostro lavoro la tranquillità non esiste", parole di Michele Mignani. L'ex allenatore di Bari e Palermo è ripartito da Cesena. In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, il 52 si è raccontato. Dalle recenti esperienze in panchina fino alla nuova avventura in Serie B. "Sono pronto a battagliare ancora". 
 

Cesena, le parole di Mignani

Ha fatto più male la sconfitta contro il Cagliari nella finale playoff o l'esonero dopo nove partite nella stagione successiva? Alla domanda, Mignani risponde così. "Dico l'esonero, intempestivo. La squadra era stata costruita negli ultimi giorni di mercato e ci serviva tempo, c'erano stati due turni infrasettimanali che avevano rallentato il lavoro. E comunque  in nove partite avevamo perso solo con il Parma che poi ha dominato il torneo".  
 
 
A seguire la sfida in Sicilia sulla panchina del Palermo. "Quando sono arrivato c'era una squadra in grande difficoltà e qualcosa di buono credo sia stato atto, eliminando la Sampdoria e andando in semifinale con il Venezia. L'andata ce la siamo giocata alla pari, ma abbiamo preso gole non avevamo la forza per fare l'impresa al ritorno. Il Venezia comunque ha poi dimostrato in finale di meritare la A. Cesena? Piazza diversa, un allenatore intelligente si deve adattare all'ambiente in cui arriva. E io sarò diverso perché sono reduce da due esperienze che mi hanno fatto crescere molto. Mercato? Sono soddisfatto per quanto fatto finora però manca qualcosa". 
 
Sulla prossima Serie B, Mignani si esprime in questo modo. "Le sorprese ci sono sempre. Però Sassuolo, Palermo e Cremonese al momento mi sembrano avanti a tutti. Poi dico Frosinone che ha preso un ottimo allenatore come Vivarini. E infine ci metto la Sampdoria". 

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