Mazzarri infiamma Udinese-Torino: “Prova di maturità”. Ma frena su Zaza
“Quello di domani sarà un gran test di maturità”. Presenta così Walter Mazzarri Udinese-Torino, mascherandosi sulle ultime di formazione per far sì che tutto il gruppo tenga alta la guardia. “Sappiamo quanto sarà difficile giocare contro l’Udinese”, dice, “ma noi dobbiamo essere combattivi con tutti, come sempre. Anzi, possiamo già dire che dopo tre partite abbiamo avuto un pizzico di fortuna di meno, tanto che con la Roma secondo me abbiamo fatto meglio noi, senza portare però a casa i punti”. Ma adesso si apre un nuovo capitolo, con tutta la curiosità di vedere Zaza e Belotti insieme dal primo minuto. Ma su questo, Mazzarri frena: “Ma chi l’ha detto che devono giocare e che Falque debba stare in panchina? Io sono stato chiarissimo con i miei giocatori, tutti quanti: chi viene al Toro non deve avere pretesa di titolarità, ma giocare solo e soltanto per far crescere la squadra. Vent’anni di carriera mi hanno insegnato che quando si inculca questa mentalità, allora una squadra cresce davvero, rendendo anche più di quello che probabilmente ci si sarebbe aspettati. E l’obiettivo è quello di far sì che i tifosi abbiano più soddisfazioni rispetto a quelle passate”.
Niente Zaza, quindi? Mazzarri non è esplicito, ma dà alcune indicazioni chiare: “Non importa quanti minuti si gioca in campo, ma con quanta intensità. Sono stato contento di vederlo giocare in Nazionale, ma i test fisici mi dicono che non ha ancora il ritmo dei compagni. Anche per Aina è lo stesso discorso: ha giocato per necessità una partita, ma si è infortunato subito perché non si è preparato con noi. Per fortuna non è stato nulla di grave, ma ora gli manca una settimana di allenamento e non so se giocherà domani. Sono anzi curioso di vedere come la squadra potrà reagire di fronte a qualche cambiamento, ammesso che lo farò”.
Solite carte mischiate da parte dell’allenatore del Torino prima della gara contro l’Udinese: si deve decidere ancora su Rincon, arrivato tardi dalla Nazionale (“Con la Spal è stato fondamentale, ora devo decidere se farlo giocare, sceglierò domattina”), e si deve valutare, in generale, il progresso dei lavori. “Ripeto, sarà una grande prova di maturità. E mi spiace dire che questa squadra non sia quella che è partita il 6 luglio per il ritiro. Quella di domani non sarà un’amichevole importante, ma una partita con tre punti in palio. E noi dobbiamo andare lì per vincere, come sempre”. Con o senza Zaza.