Napoli, Mazzarri: "Ho studiato a fondo il 4-3-3 di Spalletti ma servono i giocatori giusti"
Il Napoli non vince da quattro partite consecutive tra campionato e Coppa Italia. Di Lorenzo e compagni sono scivolati al nono posto in classifica con appena 29 punti raccolti. Una situazione complicata di cui ha parlato Walter Mazzarri in conferenza stampa alla vigilia del derby campano contro la Salernitana.
Napoli, la conferenza stampa di Mazzarri in vista del derby contro la Salernitana
L'allenatore azzurro ha aperto parlando dell'avvicinamento alla gara: "Sono contento del lavoro fatto in settimana. C'è stato più tempo di stare insieme e da quando sono arrivato ci sono stati pochi giorni per fare queste cose. Credo che ci abbia fatto bene. La prova vera è poi il campo, mi aspetto un Napoli brillante. A Torino abbiamo stonato per colpa mia perché abbiamo fatto dei richiami pesanti con il preparatore ma c'è stata anche un po' di sfortuna. Detto questo è stata una partita negativa ma contro la Salernitana vogliamo il risultato. Ritiro punitivo? Se sono giocatori professionisti sono incavolati. Sanno che hanno potuto lavorare poco con un nuovo allenatore e dovrebbero essere contenti come me. Devono rendersi conto che devono rendere di più. Succede, non è un dramma".
Mazzarri ha poi proseguito: "Quando ero rampante e giovane magari sbagliavo nella comunicazione, ora sono più saggio. Io mi sono fermato dopo 13 anni non stop. Poi ho visto il Napoli e lo guardavo con affetto. Mi sono studiato il 4-3-3 e mi sono fatto una cultura ma devo avere i giocatori giusti per fare un determinato modulo. Manca Kim? Giocando un calcio così serve anche la forza di recuperare giocando alti. Sono venuto perché ho studiato tanto il metodo di gioco del Napoli perché era la squadra che giocava meglio in Europa".
In conclusione: "Qualcuno mi ha detto di non fare la conferenza, io ci metto la faccia. Il Napoli sta vivendo un momento particolare, chiedo un piccolo aiuto allo stadio dai napoletani. Per 95 minuti diano una mano ai ragazzi, come hanno sempre fatto. Poi se alla fine non saranno contenti è giusto che si fischi. Io devo solo pensare che quelli a disposizione vadano a mille. Quando sono arrivato abbiamo giocato ogni tre giorni, stavo male. Ora sto meglio perché li ho visti meglio in campo. Agenti? I calciatori devono solo fare il loro dovere e dare il massimo per la maglia. Arbitri? I nostri non devono reagire ma i giocatori di talento vanno tutelati".