Roma, Mayoral convince tra gol e...Yoga. E guai a chiamarlo vice Dzeko

In una settimana di fulmini e tempesta, Borja Mayoral ha contribuito a far tornare il sereno sulla Roma. Una doppietta per scacciare i fantasmi di martedì. Quelli personali, con due errori pagati a caro prezzo e quelli collettivi, sanabili solo con le vittorie. I gol sono la cura migliore e per Borja è già il numero 8 in 933 minuti, che vuol dire uno ogni 119. Nessuno come vice Dzeko aveva fatto meglio. E tutti i gol, sia in Europa League che in campionato, sono arrivati partendo dal primo minuto: quando Fonseca lo sceglie, lui c’è. 

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Riservato, silenzioso e lavoratore. Recentemente infatti, ha fatto arrivare dalla Spagna un personal trainer, Javier Ledesma che dopo le sessioni con la squadra, lo fa allenare a casa con sessioni  personalizzate.

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Lavoro quindi alla ricerca della condizione migliore, anche attraverso lo Yoga. Già perché Borja, seguendo il metodo dell’ex calciatore Ernesto Sanchez - oggi “guru” del settore che a Roma segue anche Luis Alberto - allevia lo stress e mantiene alta la concentrazione. 

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I connazionali Pau Lopez, Pedro, Carles Perez e Villar,  quest’ultimo su tutti, lo hanno aiutato a integrarsi al meglio. Con Dzeko c’è un legame di amicizia, Borja nei primi mesi ha studiato e imparato molto da lui, senza considerarsi mai un’alternativa. Ora Borja c’è e, aspettando di vedere come si risolverà la questione legata al bosniaco, lancia un segnale forte al suo allenatore. Ad Mayoral, semper!

Lorenzo Cascini

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