Matteo Ritaccio, italo-americano con quel sogno chiamato Liverpool

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Un sogno americano al contrario, dagli Stati Uniti all’Europa. Perché Matteo Ritaccio, centrocampista classe 2001 italo-americano, è nato a New York ma ha firmato il suo primo contratto da professionista con il Liverpool. L’american dream in Inghilterra, anche se la sua famiglia è emigrata dall’Italia da tanti anni, per viverlo negli Stati Uniti. Ha il doppio passaporto e potrebbe in futuro essere quindi naturalizzato per vestire la maglia azzurra.

Sarà cura di Roberto Mancini, come già fatto per altri talenti, seguire la crescita di questo ragazzo che potrebbe rivelarsi importante per la nazionale azzurra. Matteo, nonostante il Football negli Stati Uniti non fosse lo sport più amato, ha sempre voluto giocare a calcio come da lui stesso confessato al sito ufficiale del Liverpool: "Ho iniziato all'età di 4 anni. Gli altri sport li ho sempre guardati, ma mai praticati". Nato in una famiglia umile, è il più piccolo di tre figli. I suoi due fratelli giocano anche loro a calcio in America: Carlo difensore degli Akron Zips. Giraldo centrocampista negli Oneonta Suny.

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La storia tra il Liverpool e Matteo Ritaccio parte da lontano. Il ragazzo, infatti, è stato visionato dai Reds a soli 13 anni, quando alcuni osservatori del club inglese lo notano mentre si stava allenando con una selezione americana Under 15. Così al termine dell’allenamento, gli chiedono accompagnato dai genitori, se fosse disponibile per i due anni successivi a recarsi di tanto in tanto in Inghilterra per essere visionato e monitorato dal Liverpool. Matteo cresce, a 15 anni viene acquistato dal Blau Weiss Gottschee. Con il tempo prende il soprannome di "Messi degli Stati Uniti": le sue giocate, i suoi gol non passano inosservato. La svolta arriva nel 2017, a 16 anni il club inglese gli propone di firmare un contratto con le giovanili e di studiare in Inghilterra: "Ho accettato subito. Ero molto emozionato, per me era un sogno che diventava realtà".

Nel corso della passata stagione, il calciatore veste la maglia dell'Under 18 sotto la guida di Barry Lewtas, collezionando una rete e due assist in sole 5 presenze. Cosa è cambiato dall'America all'Inghilterra? Praticamente tutto: "Qui lo stile di gioco è completamente diverso da quello americano. Si gioca in modo più fisico, più veloce. C'è poco tempo per pensare. Ci sono voluti mesi per adattare il mio corpo ad ogni singolo allenamento. Il mio unico obiettivo è quello di giocare a calcio", ha dichiarato sul sito ufficiale dei Reds.

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Dopo un periodo di adattamento, il suo talento viene notato anche da Jurgen Klopp, che spesso lo ha convocato per allenarsi con la prima squadra. Ieri Matteo ha firmato il suo primo contratto da professionista con il Liverpool. Ama giocare come mezz'ala e il suo idolo è Andres Iniesta e vorrebbe ripercorrere la sua carriera. Nel frattempo, però, il sogno inglese di Matteo prende forma nel nome del Liverpool.

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