Maspero: "Cremonese? Spero sia l'anno buono. Torino a un passo dalle grandi. Muriel? Con una buona offerta..."
Talento precocissimo quello di Riccardo Maspero, che a 17 anni già era titolare nella sua Cremonese: era la fine degli anni '80. Poi l'esordio in A l'anno successivo, quando quello italiano era veramente il miglior campionato del mondo.. Cremona nel cuore, ma nel corso della carriera anche la Torino granata, Firenze e Genova, sponda blucerchiata, hanno trovato spazio. Quattro squadre che "Ricky" segue ancora con affetto. Prodotto del vivaio grigiorosso, quest'anno Maspero spera con più convinzione nella possibilità che i lombardi possano tornare in serie B:
"La Cremonese questo campionato è inserita in un girone più abbordabile" - dichiara Maspero ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - "Grigiorossi e Alessandria hanno allestito due squadre importantissime e se la giocheranno fino alla fine. Hanno tutto per poter vincere e sarà un testa a testa tra questi due club perché difficilmente qualcun altro potrà inserirsi per la B diretta. Per la Cremonese, club al quale sono molto legato, sarà dura con avversari così forti come i piemontesi, ma sono convinto che questo sia l'anno buono per rivederli finalmente in B. Rampulla? E' andato via il mese scorso per raggiungere Lippi nello staff della Cina, è il preparatore dei portieri. Indubbiamente è una perdita importante, perché conosceva bene l'ambiente ed è molto apprezzato e ben voluto a Cremona. Con lui e altri compagni storici della Cremonese ho vissuto momento fantastici. E' un peccato perché aveva l'esperienza giusta per gestire situazioni difficili che nell'arco di una stagione si possono presentare".
Nel 1994-1995 per Maspero arrivò il salto in una Samp stellare: "Era veramente una bella squadra, imbottita di campioni. Giocavamo un ottimo calcio e sicuramente quella stagione avremmo potuto fare di più, soprattutto in campionato. Con quella rosa potevamo vincere lo scudetto, questa è la verita, invece abbiamo strappato solo una semifinale di Coppa Uefa. Gli stranieri erano tra i più forti che in quel momento si potessero scegliere in Europa: Mihajlovic, Jugovic, Platt e Gullit. A questi vanno sommati i vari Vierchowod, Ferri, Zenga, Mancini, Lombardo, Evani... insomma, uno squadrone. L'allenatore era Sven-Goran Eriksson, che pochi anni dopo avrebbe, con parte di quei giocatori, vinto lo scudetto nella Lazio".
Rispetto al '94-'95 la Samp attuale è decisamente meno ricca di talento, ma ha un futuro: "Una buona squadra, in costruzione, basata sui giovani. Se si dà del tempo a Giampaolo è una rosa che ha un futuro, ma purtroppo si fa presto a cambiare scelta in corsa e a quel punto paga l'allenatore. Muriel? Io sulle cessioni ho una mia filosofia, nel senso che se arriva una buona offerta è giusto che il giocatore vada. Dopo offerte di un certo tipo il ragazzo può rimanere destabilizzato e bastano due partite sbagliate per far scendere la quotazione e far nascere rimpianti. Se ci sono offerte vantaggiose per calciatore e società allora è giusto cedere".
A proposito di Samp e di Mihajlovic, Maspero è stato anche nel Torino dal 2000 al 2003 ed entrò nel cuore dei tifosi granata durante il derby del 14 ottobre del 2001. Salas ancora si chiede come fece a sbagliare quel rigore: "Glielo spiego io (ride). L'idea mi venne perché dopo essere stati sotto tre a zero, non potevamo perdere quella gara, non sarebbe stato giusto. Così pensai di mettere in difficoltà il battitore, in quell'occasione Salas. Quando c'è rigore di solito si urla qualcosa del tipo 'tanto lo sbagli', 'lo tiri fuori' o 'guarda che tanto il portiere sa dove lo tiri'. Allora visto che ci stavano già pensando i miei compagni ed erano tutti concentrati su proteste e repliche io mi avvicinai al dischetto e scavai leggermente intorno. Alla fine fu un'intuizione felice". Povero Salas...
Questo Toro fa sognare? "E' tanti anni che il Torino sta facendo bene e penso che questa stagione sia un'ulteriore fase di maturazione di un lavoro di anni. Quest'anno, con Sinisa in panchina, secondo me hanno scalato un altro gradino che gli permette di giocarsela alla pari con tutti e di puntare a posizioni interessanti. Chi mi ha stupito? Più che stupito si è confermato proprio Mihajlovic, che stimo dai tempi della Samp e che sta lavorando molto bene. Lo conosco, abbiamo passato momenti belli e meno belli assieme, so come ragiona, come agisce e sono felice dei risultati che sta raccogliendo".
Una stagione in viola, difficile dimenticare. Anche a Firenze Maspero fece vedere qualche lampo della sua classe. Campionato non esaltante al momento per la "ex": "La Fiorentina di quest'anno è un' incognita, è partita un po' a rilento e ora deve inseguire. Deve puntare a una posizione che le permetta di entrare almeno in Europa League e non sarà facile perché, dicevamo prima del Torino, la concorrenza è aumentata ed è agguerrita. Il giocatore fondamentale è Borja Valero, il fulcro del loro gioco, quello che può dettare i tempi e trovare sempre la giocata giusta per i compagni". La Fiorentina femminile, invece, vola: "Hanno investito e hanno voglia di portare il calcio femminile a certi livelli e ci stanno riuscendo: speriamo che continuino su questa strada. La Fiorentina potrebbe essere un importante traino per tutto il movimento calcistico e tra l'altro nello staff c'è un mio ex compagno di corso: tifo per loro".
Riccardo Maspero ha intrapreso la carriera di allenatore dal 2012, con ottimi risultati. A proposito, ma cosa è successo a Pavia? "Bisognerebbe chiederlo ai cinesi. A una giornata dalla fine... Pensa che mi era stato chiesto di fare un campionato tranquillo, sono arrivato terzo e loro hanno deciso di cambiare. La scusa ufficiale fu che i proprietari del fondo avevano paura di perdere i play-off, ma li avevano già conquistati! Ancora rimane un grande mistero, non sono stati chiari nel giustifiacare il tutto". Un club che lo lasci lavorare sereno, questa è la speranze di Ricky Maspero per il 2017: "Sì. Spero di trovare una società che ha voglia di credere in me e di darmi la possibilità di lavorare e di esprimere le mie idee calcistiche". D'altronde Maspero ha dimostrato di saperci fare anche in panchina...
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