Masina a Sky: "Quanta Italia nel mio Watford. Nazionale? Ci spero"

Una nuova vita al Watford, la Premier, l'Inghilterra. Adam Masina si racconta ai microfoni di Sky Sport dal centro sportivo del Watford. Queste le parole dell'ex difensore del Bologna.

"Sono di fronte a una nuova esperienza, che mi sta arricchendo molto dal punto di vista professionale. Sono qui per migliorare e sono molto contento della mia scelta".

Per Adam è un nuovo mondo, ma il Watford molto 'italiano' è la squadra giusta per imparare a conoscerlo senza traumi. "Per ambientarmi è stata fondamentale la presenza dei ragazzi, mi hanno dato una mano a trovare casa. Il mio inglese migliora, ma per ora meglio fare le interviste in italiano".

Sul campo, Masina però sta già apprezzando le qualità della Premier: "Il campionato è sempre molto intenso, dal primo minuto al novantesimo. Credo che le grandi armate che si giocheranno il titolo siano Chelsea, Liverpool e Manchester City. E con il Watford, da squadra semi-inglese e semi-italiana quale siamo, spero di arrivare il più in alto possibile".

Magari anche in Nazionale? "Sono qui per guadagnarmela, spero un giorno di poter raggiungere questo grande obiettivo. Speriamo che Mancini continui a seguire la Premier: io sono qui".

Il prossimo impegno del Watford sarà contro il Southampton di Gabbiadini. "Un giocatore che stimo come persona e professionista. Sono contento di rivederlo, speriamo che sia una bella partita e di vincerla".

Adam vive il presente, ma se gli si chiede del Bologna l'emozione è evidente. "Devo ringraziare i ragazzi per avermi trovato Sky Italia, così riesco ancora a seguire il calcio italiano. E il Bologna è la squadra che guardo la domenica pomeriggio quando sono a casa".

"Sto soffrendo con loro, ma credo che mister Inzaghi sia l'uomo giusto per dare la fiducia necessaria al gruppo e centrare la salvezza. Il Bologna è una parte importante del mio cuore, ma ormai è alle spalle". Sui social, il saluto alla piazza rossoblù dopo il suo addio al Bologna dopo qualche polemica: "Mi era sembrato doveroso salutare la gente e spiegare il perché del mio addio".

Ma nessun rimpianto, conclude Masina: "Si va avanti. Io ho deciso di partire quest'anno da ragazzino e spero di tornare a casa da uomo".

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