Mandzukic annuncia il ritiro con una lettera al "piccolo Mario"
A 35 anni, Mario Mandzukic dice addio al calcio giocato e appende gli scarpini al chiodo, come si suol dire. Anzi, ripone gli scarpini che indossava da bambino nell'armadietto, come ha scritto nella sua commovente lettera d'addio.
Sui suoi profili social, infatti, l'ex attaccante di Juventus e Milan ha postato una foto con dei vecchi, piccoli scarpini, seguita da una lettera dedicata al "piccolo Mario".
La lettera di Mandzukic
Una lettera speciale, da leggere tutta d'un fiato: "Caro piccolo Mario, mentre indossi queste scarpe per la prima volta, non puoi nemmeno immaginare cosa sperimenterai nel calcio. Segnerai gol nelle partite più importanti e vincerai i più grandi trofei con i più grandi club. Rappresentando con orgoglio la tua nazione, contribuirai a scrivere la storia dello sport croato".
"Avrai successo perché avrai intorno a te brave persone: compagni di squadra, allenatori, tifosi e familiari, agenti e amici che saranno sempre lì per te. Sarai per sempre grato a tutti loro! Soprattutto, avrai successo perché darai sempre il massimo".
"Alla fine, questo è ciò di cui sarai più orgoglioso. Ti sacrificherai molto, ma saprai che ne è valsa la pena visti tutti i momenti incredibili. Riconoscerai il momento di ritirarti, di mettere questi scarpini nell'armadietto senza avere rimpianti. Il calcio farà sempre parte della tua vita, ma non vedrai l'ora che arrivi un nuovo capitolo".
Infine, Mandzukic si è firmato cosi: "Divertiti! Il tuo grande Mario".
La carriera di Mandzukic
Come detto in precedenza, oltre ad aver vestito le maglie di NK Marsonia, NK Zagabria, Dinamo Zagabria, Wolfsburg, Bayern Monaco, Atletico Madrid, Al-Duhail e della Nazionale croata, ha giocato anche per Juventus e Milan.
Con i bianconeri in totale ha giocato 162 partite e segnato 44 gol. Con i rossoneri ha giocato 11 partite senza segnare gol. In totale, la Serie A ha esultato per 31 reti in partite 132 totali. Dopo l'ultimissima parentesi col Milan, Mario Mandzukic ha sentito il bisogno di lasciare il calcio giocato, per "iniziare un nuovo capitolo".