Mancini: "Non farò stage, mi adeguerò alle esigenze dei club"

Dopo l'esordio in Nazionale nelle amichevoli con Arabia Saudita, Francia e Olanda, è tornato a parlare Roberto Mancini. Il c.t della Nazionale italiana, lo ha fatto rilasciando alcune dichiarazioni al Secolo XIX proprio riguardo gli azzurri e il futuro dell'Italia: "Sono molto ottimista. I ragazzi che alleno sono molto giovani e l’entusiasmo lo devono avere per forza, così come non possono non essere ottimisti. Sono bravi, magari mancheranno un po’ di esperienza, alcuni di loro non hanno fatto partite a livello internazionale, ma anche quella arriverà. I valori ci sono".


Poi sulla squadra e sui futuri talenti: "Fuoriclasse assoluti al mondo quanti ce ne sono? Due o tre, quattro al massimo. Ci sono squadre con tanti buoni giocatori e con questi riescono a vincere. Noi non possiamo sapere come cresceranno Insigne, Romagnoli, Chiesa, Caldara. E poi magari esplode qualcuno che adesso non si vede ancora. È successo ad altri, nella Francia, per esempio; fino a poco fa non sapevamo niente di Mbappé o Dembélé. Spero che nelle prossime amichevoli a Genova e Bologna venga tanta gente, queste sono piazze molto importanti per me e non avrei mai immaginato di tornarci da c.t".

Poi sulle convocazioni e il rapporto con i club: "Il problema del c.t è sempre stato quello di rispettare le esigenze di un club. Io non farò stage, mi adeguerò alle necessità delle varie società, voglio che i calciatori arrivino in Nazionale rilassati e riposati".

Infine sui Mondiali: "In questo Mondiale ci sono 3 giocatori che possono cambiare le partite da soli: Messi, Ronaldo e Neymar. Poi ci sono tanti altri buoni giocatori".


L'intervista integrale in edicola sul Secolo XIX

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