Mancini racconta: "Quella volta che feci arrabbiare Bearzot..."

Per i 110 anni dell'Italia, il ct della Nazionale Roberto Mancini ha parlato a SkySport raccontando un simpatico aneddoto sulla sua esperienza tra gli azzurri allenati da Bearzot. "Fui chiamato da giovane con la Nazionale che due anni prima aveva vinto il Mondiale, era una tournée negli Stati Uniti nel 1984. Preso dall'euforia uscii insieme ad altri ragazzi e rimanemmo fuori tutta la notte - confessa Mancini - ma Bearzot se la prese solo con me, probabilmente anche giustamente perché ero il più giovane e si preoccupò. In quegli anni non capitava tutti i giorni di andare a New York e c'erano almeno 5 o 6 giocatori come Tardelli, Gentile e altri. Poi, anche per orgoglio, ci misi tempo per chiamarlo e chiedergli scusa e rimasi fuori dalla Nazionale per un po'". 

Dal campo Mancini è passato alla panchina. E si dice felice dei giovani che è riuscito a portare in Nazionale. "In tanti abbiamo fatto questo percorso perché c'è stato un allenatore che ci ha dato fiducia. Mi fa piacere trasmettere tutta la mia esperienza, anche negativa come quella con Bearzot".

Allenare per Mancini diventa quasi una missione, una via per trovare la "redenzione". "Quando non puoi più giocare fare il Ct è una cosa bellissima, soprattutto per l'Italia che è una Nazionale con grande tradizione. Ho sempre pensato potesse accadere perché volevo rifarmi da allenatore in Nazionale per quello che non ho fatto da calciatore". Infine, si concentra sul momento attuale della sua squadra e sul futuro Europeo. "Tra una partita e l'altra passa tanto tempo e fino a settembre sarà durissima. Stavamo preparando l'Europeo ma tutto il programma è saltato, stiamo preparando quello nuovo con tante partite ravvicinate. Stiamo attendendo anche di rivedere qualche partita perché siamo in astinenza"

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